Prevenire e gestire le cadute: breve guida alla sicurezza personale

Più di un quarto degli adulti sopra i 65 anni cade ogni anno, con conseguenze che possono essere gravi ma anche prevenibili. I fattori di rischio sono molteplici e i rimedi spaziano dall’attività fisica agli accorgimenti domestici. Prevenzione, consapevolezza e preparazione sono le chiavi per affrontare il rischio senza stigma.
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Cadere è un evento comune, ma spesso ignorato fino a quando non accade. Secondo il National Institute on Aging, oltre il 25% degli adulti sopra i 65 anni cade almeno una volta l’anno. Fortunatamente, è una minaccia evitabile: prepararsi alle cadute potrebbe innescare uno stigma o la paura di invecchiare, ma gli esperti dicono che queste azioni sono investimenti nel tuo sé futuro. 

Le cause: un intreccio di fattori 

I fattori di rischio di caduta si dividono in interni ed esterni

  • I primi riguardano la salute della persona: problemi di equilibrio, vista, udito, debolezza muscolare o condizioni croniche come l’artrite. Spesso, anche una semplice variazione della pressione arteriosa – magari causata da farmaci o disidratazione – può alterare l’equilibrio. 
  • I rischi esterni, invece, sono legati all’ambiente: tappeti scivolosi, luci insufficienti, oggetti lasciati a terra o marciapiedi dissestati. In molti casi, basta una combinazione di fattori apparentemente innocui per provocare una caduta. 

Uno dei fattori meno evidenziati ma più rilevanti è l’inattività, spesso legata all’isolamento sociale. Meno ci si muove, meno si mantiene tono muscolare, reattività ed equilibrio. Le relazioni sociali, anche solo attraverso l’organizzazione di attività quotidiane, sono un motore indiretto di prevenzione. 

Riformulare l’attività fisica come “promozione dell’autonomia” può aiutare a superare le resistenze emotive legate all’età. 

Gli operatori sanitari possono aiutare a mitigare i pericoli. La National Alliance for Caregiving e il National Council on Aging hanno creato una guida alle risorse per la famiglia, che affronta argomenti come discutere le preoccupazioni per le cadute con una persona cara e come sviluppare un piano di prevenzione. 

Come prevenire e riprendersi dalle cadute 

Prevenire le cadute non significa arrendersi all’invecchiamento, ma investire nel proprio benessere futuro. Il primo passo è chiedere al medico di identificare i potenziali rischi di caduta, inclusi problemi di vista, problemi di equilibrio e alcune condizioni croniche, come l’artrite. Inoltre, sono importanti anche controlli periodici di vista, udito, equilibrio e una revisione dei farmaci assunti. 

Anche la fisioterapia gioca un ruolo centrale. Alcuni esercizi mirati – come il Tai Chi o lo yoga – migliorano forza, stabilità e consapevolezza del corpo. Non si tratta solo di evitare le cadute, ma di rafforzare la capacità di reagire quando si verificano. 

Modificare la casa per evitare cadute 

Molte cadute avvengono tra le mura domestiche. Ma rendere la casa più sicura non richiede necessariamente grandi investimenti. Eliminare tappeti mobili, installare luci notturne, aggiungere maniglie di supporto nei punti strategici (bagno, scale, corridoi), può ridurre drasticamente il rischio. 

Anche piccoli dettagli – come una sedia robusta in cucina o un tavolo vicino all’ingresso – possono fare la differenza nella vita quotidiana. 

Per situazioni più complesse, esistono valutazioni domiciliari da parte di terapisti occupazionali, che offrono soluzioni personalizzate. 

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) offrono una lista di controllo per la prevenzione. 

Se accade: cosa fare durante e dopo una caduta 

Sapere come reagire è tanto importante quanto prevenirla. Se si è soli, è fondamentale restare calmi, valutare i danni e cercare di raggiungere un appoggio stabile per rialzarsi lentamente. Se non si riesce, è essenziale poter contattare i soccorsi: esistono dispositivi indossabili, app e sistemi di allarme pensati per queste situazioni. 

Se si è in compagnia, il caregiver deve controllare lo stato della persona, aiutarla con cautela e soprattutto evitare di forzarne i movimenti. 

In ogni caso, è importante parlare dell’accaduto con il medico, anche in assenza di sintomi evidenti perchè una caduta può causare traumi non immediatamente visibili. 

Il vero rischio è il silenzio 

Il CDC riferisce che meno della metà delle persone anziane che cadono lo dicono a un fornitore di assistenza. Questo è spesso dovuto allo stigma del non voler essere percepiti come deboli e non voler mettere in discussione la propria indipendenza. 

La maggior parte delle lesioni legate alle cadute non sono fatali, ma possono causare fratture ossee e lesioni alla testa. E alcune cadute possono essere mortali, a causa di un infortunio o di una serie di eventi gravi. Ad esempio, l’immobilità dopo una caduta può portare alla polmonite, che può portare alla morte. 

Solo una caduta su 10 provoca un infortunio così grave che una persona deve limitare le proprie attività o consultare un medico. Le azioni di prevenzione delle cadute sono utili e possono aiutarti a evitare esiti gravi. 

Fonte: The Guardian 

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