La sorveglianza dei pazienti è una delle strategia per prevenire rischi clinici in ambito sanitario. Le cadute in ospedale, per esempio, gli eventi si verificano con maggiore frequenza nelle ore pomeridiane e notturne, e garantire un monitoraggio costante può risultare particolarmente difficile.
Recentemente, è stato implementato presso il Polo Fanny Finzi Ottolenghi dell’ASST “Gaetano Pini” di Milano. Si tratta un sistema di sorveglianza continua degli assistiti basato sull’intelligenza artificiale, implementato dalla Cooperativa Sociale Nuova Sair.
Lo strumento monitora i pazienti a letto e allerta i sanitari in caso di pericolo di cadute. Effettuando, inoltre, un’analisi comportamentale dell’assistito dentro e fuori dalla stanza permette di individuare eventuali situazioni di rischio.
Nello specifico, la soluzione utilizzata è dotata di due principali funzionalità:
- Monitoraggio dei posti letto dei pazienti a rischio
- Controllo dell’uscita dei pazienti dall’area sicura
Come si monitorano le cadute in ospedale
Maria Grazia Proietti, Direttore dell’Area Innovazione & Sviluppo di Nuova Sair, afferma: “Per i pazienti ad alto rischio di caduta, è attivo in 10 stanze un sistema di rilevazione della posizione dell’assistito nel letto, che gestisce più posti letto contemporaneamente. Il sistema consente la rilevazione della posizione e di una percentuale prestabilita del suo corpo all’esterno del letto. Risulta particolarmente utile soprattutto in orario notturno”.
I dati raccolti vengono elaborati in tempo reale, ma non è possibile accedere ad immagini live, né queste vengono registrate o conservate, il tutto per rendere il sistema rispettoso delle norme previste dal GDPR.
“Per garantire la sicurezza dei pazienti più fragili, è previsto l’utilizzo di un braccialetto dotato di sensore beacon, che sfrutta la tecnologia BLE, nonché la predisposizione di gateway per il controllo dei varchi, che generano un alert sonoro e visivo in caso di allontanamento del paziente dall’area sicura”, continua Maria Grazia Proietti.
Le tecnologie di telemonitoraggio, spesso denominate “telesitter” o monitoraggio video remoto (RVM) consentono un controllo continuo dei pazienti a rischio. Questo permette interventi tempestivi da parte del personale infermieristico, e riducono i costi ospedalieri.
Con l’introduzione di queste soluzioni tecnologiche, il personale di assistenza ha riferito di sentirsi maggiormente pronto e attrezzato per prevenire il rischio di cadute.