Il danno cerebrale può essere curato: completato lo studio pilota del Prof. Antonio Chiaretti al Gemelli di Roma con il Nerve Growt Factor ricombinante umano. I bambini in stato vegetativo tornano ad aprire gli occhi. Perché succede ora e quali saranno i passi successivi della ricerca.
Il SSN rischia di perdere le competenze per la cura delle anomalie vascolari. Si tratta di malattie rare che colpiscono il 4-10% della popolazione, congenite e particolarmente invalidanti nell’età fragile dell’adolescenza.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un crescente numero di episodi di violenza nei confronti del personale sanitario. Le risposte concrete a tante perplessità di Simona Autunnali, tesoriere SNAMI
“Ce lo impone il diritto alla salute. L’Italia, come Sistema Paese, può essere considerata una best practice nella definizione dei ruoli e delle responsabilità: da questo possiamo partire per implementare sempre di più l’integrazione delle informazioni per la ricerca e la cura” dice l’Avvocato Andrea Lisi, Presidente di ANORC Professioni
“40 interventi di polizia al giorno nei PS del Lazio e la gran parte dei posti nelle scuole di Specializzazione in Emergenza-Urgenza, forse il 75%, vuoti in tutta Italia. Ecco le due facce del problema: più cresce la crisi dei Pronto Soccorso più cresce la violenza contro gli operatori”
Per Carmelo Scarcella è la discrepanza tra risorse disponibili e risorse necessarie. Ecco come affrontare la crisi in sanità: pandemie, disastri naturali, atti terroristici, attacchi ai sistemi informatici, o eventi e attività che mirano a compromettere la reputazione aziendale.
Lo stato di salute generale della popolazione sta peggiorando ed un’associazione ‘a delinquere’ di fattori di rischio cardiovascolari e cattive abitudini causa la sindrome metabolica e rappresenta la principale causa di morte precoce. "Ma – dice il professore Domenico Rendina – abbiamo gli strumenti per rimanere sani".
La Regione Basilicata ha attivato un programma straordinario di rigenerazione sociale. 46 milioni di euro, divisi tra PNRR e bilancio regionale, per creare infrastrutture materiali e immateriali, partendo dall’idea - dice l’Assessore Latronico – “che i paesi sono prima di tutto comunità capaci di esprimere sia bisogni che soluzioni”.
Questa è la domanda che si deve avere il coraggio di porsi. “La scelta non è tra la difesa dell’universalità o la sua rinuncia. È tra un Servizio di Tutela della Salute Universale, ma fattibile, o un Servizio che tramonterà senza che si sia costruita un’alternativa per ammortizzare il cambiamento".