In un sistema sanitario sempre più orientato alla tutela della salute pubblica, i bollini farmaceutici si configurano come una buona pratica di riferimento per garantire tracciabilità e anticontraffazione. Si tratta di strumenti dotati di tecnologie avanzate che consentono di certificare l’autenticità dei medicinali e di monitorarne il percorso lungo tutta la filiera distributiva.
L’Italia ha già maturato una lunga esperienza in tema di tracciabilità dei farmaci. Dal 2014, il cosiddetto “bollino farmaceutico” ha permesso di monitorare con efficacia la distribuzione dei medicinali, riducendo al minimo la contraffazione: appena lo 0,1% secondo i dati AIFA, contro l’1% registrato in media in Europa.
Tuttavia, il regolamento comunitario impone l’introduzione di standard ancora più avanzati, tra cui l’adozione del codice Datamatrix e di sigilli anti-manomissione, per armonizzare i sistemi di controllo a livello europeo.
Bollini farmaceutici: cosa sono e come funzionano
Prodotti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), i bollini farmaceutici sono etichette adesive a più strati che accompagnano ogni confezione di medicinale. Grazie a un codice seriale univoco, ogni confezione diventa identificabile e tracciabile, contribuendo a contrastare fenomeni come la contraffazione, ancora oggi una minaccia per la sicurezza dei pazienti.
Un aspetto distintivo del sistema è la rimozione dello strato superiore del bollino da parte del farmacista per i farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Anche dopo questa operazione, sulla confezione rimangono elementi utili per la sua identificazione univoca, assicurando la continuità del controllo.
Verifica dell’autenticità: un servizio in evoluzione
Un ulteriore passo verso la trasparenza è rappresentato dal sistema di verifica associato ai bollini. Inserendo alcune informazioni riportate sulla confezione o sul bollino stesso in una piattaforma dedicata, è possibile verificare dati come il lotto di produzione e la data di scadenza. Questo processo permette di accertare la corrispondenza tra i dati dichiarati e quelli effettivi.
Va precisato che il servizio è ancora in fase sperimentale, il che significa che alcune confezioni potrebbero non essere ancora completamente tracciabili a causa della mancata trasmissione delle informazioni da parte dei produttori al Ministero della Salute. In tali casi, il sistema restituisce un messaggio informativo che segnala l’assenza di dati.
Come accedere al sistema di verifica
Per utilizzare la piattaforma, l’utente deve inserire:
- Codice A.I.C. (Autorizzazione all’Immissione in Commercio), un numero di 9 cifre che inizia con 0 e che si trova sia sulla confezione che, in caso di acquisto privato, sul bollino farmaceutico dopo la lettera “A”;
- Numero di identificazione della confezione, presente lateralmente sullo strato inferiore del bollino o, per i medicinali acquistati privatamente, sotto il nome del titolare dell’A.I.C.
Una pratica al servizio della salute pubblica
I bollini farmaceutici rappresentano non solo uno strumento tecnico, ma anche un modello di trasparenza e affidabilità per il settore sanitario. La loro capacità di garantire sicurezza e tracciabilità risponde alle esigenze di tutela della salute pubblica e rafforza la fiducia dei cittadini nel sistema farmaceutico. Pur essendo ancora in fase di sviluppo, questa iniziativa offre un esempio concreto di come l’innovazione possa supportare la qualità e l’integrità della filiera dei medicinali. Un’ulteriore conferma dell’importanza di investire in soluzioni orientate alla sicurezza e alla trasparenza, pilastri fondamentali per il futuro della sanità.