Il 2 aprile è stato firmato un accordo tra l’Azienda Ospedaliera di Perugia e l’Azienda Usl Umbria 1. L’obiettivo è di ridurre i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e limitare la mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni.
Tale accordo, al pari di quella tra Azienda ospedaliera di Terni e l’Azienda Usl Umbria 2, è il frutto del lavoro di squadra che la Regione Umbria sta portando avanti con le aziende e che incide sulle attività già in programmazione per il riordino dell’intero sistema sanitario regionale.
L’intesa prevede un potenziamento generale dei servizi sanitari, con un incremento delle prestazioni ambulatoriali e ospedaliere, un miglioramento dell’attività chirurgica e una riduzione dei tempi per gli esami diagnostici.
È prevista l’estensione degli orari delle sale operatorie e dei servizi diagnostici, aumentando i turni di lavoro e le risorse professionali a disposizione. Inoltre, sarà introdotta una gestione integrata delle liste di attesa tra le due aziende sanitarie, così da garantire un accesso più rapido alle cure.
Quattro le aree principali: medica, chirurgica, riabilitativa e diagnostica
Nell’area medica si punta a una migliore organizzazione dei ricoveri, indirizzando i pazienti a bassa e media complessità negli ospedali più vicini alla loro residenza, riducendo così la pressione sull’ospedale di Perugia.
Per l’area riabilitativa, l’accordo prevede l’attivazione di nuovi posti letto in strutture della Usl Umbria 1, così da migliorare la continuità assistenziale per pazienti ortopedici, neurologici, cardiologici e geriatrici.
Nell’area diagnostica, ci sarà l’aggiunta di una seduta settimanale di risonanza magnetica all’ospedale della Media Valle del Tevere e la possibilità di refertazione a distanza non solo per gli esami urgenti, riducendo così la necessità di spostamenti dei pazienti.
Per l’area diagnostica è previsto che i pazienti con patologie croniche, oncologiche o rare, sarà garantito un accesso più rapido ai percorsi clinici specializzati, evitando che rimangano in attesa nei percorsi di tutela generali. I pazienti che necessitano di prestazioni di secondo livello potranno essere presi in carico direttamente dagli specialisti, senza dover tornare dal medico di base per ulteriori prescrizioni.
In particolare, nell’area chirurgica
Per l’area chirurgica è previsto l’ampliamento degli spazi dedicati agli interventi, con un incremento delle sedute operatorie in diverse strutture, in particolare per la chirurgia ambulatoriale e di media complessità. Si lavora anche alla creazione di una “lista unica” per interventi di piccola chirurgia, in modo da accelerare i tempi di attesa.
Un altro punto chiave dell’accordo riguarda l’aumento delle sedute chirurgiche in diversi ospedali umbri.
Per quanto riguarda la rete traumatologica regionale, le sedute settimanali dell’ortopedia programmata aumenteranno a 12 e quelle dell’ortopedia traumatologica a 9. Inoltre, la riorganizzazione della Struttura Chirurgia ad indirizzo epato-bilio-pancreatica dovrebbe portare ad una maggiore attrattività e a una riduzione della mobilità extra-regionale passiva.