Screening del colon-retto: l’Emilia Romagna estende agli over 70

Dal 2025 lo screening del colon-retto gratuito si estende ai 70-74enni: test semplice e non invasivo per individuare precocemente lesioni pre-tumorali. Grazie al programma, tumori ridotti del 33% negli uomini e del 21% nelle donne in Emilia-Romagna
screening colon-retto

Da gennaio 2025, l’Emilia-Romagna estenderà gradualmente il programma di screening del colon-retto alla fascia d’età tra i 70 e i 74 anni. Questa decisione è coerente con le indicazioni contenute nel Piano oncologico nazionale 2023-2027 e nel Piano regionale della prevenzione 2021-2025, che si allineano alle raccomandazioni europee e nazionali per il target di popolazione tra i 50 e i 74 anni.

L’ampliamento prevede un’introduzione progressiva: nel 2025, l’invito verrà inviato ai cittadini nati nel 1955, che compiranno 70 anni, e a quelli nati nel 1951, che raggiungeranno i 74 anni. Una misura che consente a questi ultimi di partecipare a un’ultima sessione di screening prima di uscire dal programma. Le prime lettere di invito sono già state spedite, conferma Margherita De Lillo, responsabile del programma di screening dell’AUSL di Imola.

Questo test è semplice, non invasivo ed estremamente utile per individuare eventuali lesioni pre-tumorali, permettendo di intervenire tempestivamente”, sottolinea De Lillo.

Lo screening consiste in un esame gratuito per la ricerca di sangue occulto nelle feci, eseguito ogni due anni per tutti i cittadini a partire dai 50 anni.

Focus su prevenzione e adesione

Il programma di screening del colon-retto rappresenta una buona pratica consolidata, con dati che dimostrano un significativo impatto nella riduzione delle nuove diagnosi: -33% negli uomini e -21% nelle donne in Emilia-Romagna. Nonostante questi risultati incoraggianti, il tasso di adesione resta una criticità. Nel Circondario Imolese, poco più del 53% degli invitati partecipa al programma, un dato leggermente superiore alla media regionale (51%), ma ancora insufficiente.

“È necessario fare di più per sensibilizzare la popolazione e aumentare la partecipazione. Adottare lo screening significa cogliere un’opportunità preziosa per la propria salute”, aggiunge de Lillo.

Se il test risulta negativo, il referto è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) o inviato per posta, e il cittadino riceverà un nuovo invito dopo due anni. In caso di positività, si attiva un percorso diagnostico che include, se necessario, una colonscopia in sedazione, oggi eseguita con tecniche avanzate che minimizzano il disagio.

Modalità di partecipazione

Chi riceve l’invito può ritirare il kit per il test in una qualsiasi farmacia del territorio, presentando la lettera di invito e la tessera sanitaria. Il campione, raccolto a casa seguendo le istruzioni, deve essere consegnato nei punti raccolta dedicati.

Dove consegnare i campioni:

  • Imola, Sala Prelievi (Ospedale Vecchio): lun-sab, 7:00-11:30
  • Castel S. Pietro Terme, Casa della Comunità: lun-ven, 7:00-13:00; sab, 7:00-12:00
  • Medicina, Portineria Casa della Comunità: lun-ven, 7:00-13:00; sab, 7:00-10:00
  • Borgo Tossignano, Casa della Comunità Vallata del Santerno: lun-ven, 7:00-12:30; sab, 7:00-9:00

Il sistema informatizzato garantisce la tracciabilità dei campioni dal momento della consegna, assicurando rapidità e sicurezza. Come ricorda lo slogan regionale, “aderire è semplice, gratuito e funziona”. Bastano pochi minuti per prendersi cura della propria salute.

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