Le Malattie Tropicali Neglette: una sfida globale e locale

AIFA: Dai 693 casi di dengue in Italia al ruolo del cambiamento climatico: perché le Malattie Tropicali Neglette non sono più un problema lontano, ma una realtà che richiede azioni concrete anche nel nostro Paese
malattie tropicali neglette

Le malattie tropicali neglette (NTDs) rappresentano una delle più grandi sfide sanitarie del nostro tempo, colpendo circa 1,6 miliardi di persone nei paesi più poveri del mondo. Nonostante siano spesso associate a contesti tropicali e subtropicali, queste patologie non risparmiano neppure l’Italia. Un recente dossier redatto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mette in evidenza quanto sia cruciale affrontare le NTDs per tutelare la salute pubblica, sia a livello locale che globale.

Che cosa sono le Malattie Tropicali Neglette?

Le NTDs sono un gruppo di 21 patologie causate da diversi agenti patogeni, tra cui virus, batteri, protozoi, elminti, funghi e tossine. Tra le più note troviamo dengue, chikungunya, malattia di Chagas, leishmaniosi ed echinococcosi cistica. Secondo i dati più recenti, nel 2024 l’Italia ha registrato 693 casi di dengue, di cui 213 autoctoni, segnando un incremento mai osservato in precedenza. Questo dato conferma che il fenomeno non è più confinato ai soli paesi tropicali.

Perché le NTDs si diffondono?

Le cause della diffusione delle malattie tropicali neglette sono molteplici e interconnesse. Tra i fattori principali spiccano:

  • Cambiamento climatico: l’aumento delle temperature e le alterazioni degli ecosistemi favoriscono la proliferazione dei vettori, come zanzare e zecche.
  • Globalizzazione e turismo: la mobilità internazionale di persone e merci incrementa il rischio di importazione di patogeni.
  • Condizioni igienico-sanitarie: inadeguatezza delle infrastrutture e scarsa igiene personale facilitano la trasmissione.

Anche la mobilità di animali domestici e selvatici può contribuire alla diffusione di alcune patologie zoonotiche, rendendo le NTDs una minaccia sempre più rilevante anche nei paesi industrializzati.

Iniziative in corso e ostacoli da superare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato una road map ambiziosa per eliminare o controllare le NTDs entro il 2030. Tuttavia, la realizzazione di questi obiettivi è ostacolata da diversi fattori, tra cui:

  • La riduzione degli investimenti globali nella ricerca e nello sviluppo di nuovi trattamenti.
  • Le sfide poste dal cambiamento climatico, che amplificano la vulnerabilità delle popolazioni.
  • La difficoltà nel mantenere una capacità diagnostica adeguata in molte aree del mondo.

L’AIFA e l’ISS hanno ribadito la necessità di un approccio sistemico e multilaterale, che includa tutti gli attori coinvolti: governi, organizzazioni internazionali, comunità scientifica e società civile.

Quali azioni intraprendere?

Per affrontare efficacemente le malattie tropicali neglette, è fondamentale mettere in campo una strategia integrata che preveda:

  • Rafforzamento della sorveglianza epidemiologica: migliorare il monitoraggio della diffusione delle NTDs per individuare tempestivamente i focolai.
  • Accesso equo all’assistenza sanitaria: garantire cure e trattamenti efficaci, specialmente alle popolazioni più vulnerabili.
  • Investimenti nella ricerca: sviluppare nuovi farmaci e vaccini, fondamentali per contrastare patogeni emergenti.
  • Programmi di donazione di medicinali: sostenere iniziative globali per rendere i trattamenti accessibili anche nei paesi a basso reddito.
  • Educazione e sensibilizzazione: promuovere la consapevolezza delle NTDs e delle pratiche preventive attraverso campagne mirate.

Perché è importante agire ora?

Il dossier AIFA-ISS sottolinea che le malattie tropicali neglette non rappresentano solo un problema sanitario per i paesi colpiti, ma costituiscono anche una minaccia per la salute globale. Affrontare queste patologie significa prevenire epidemie, migliorare la qualità della vita delle comunità più svantaggiate e promuovere una maggiore equità sanitaria.

È essenziale un impegno collettivo che superi i confini geografici, con l’obiettivo di costruire un futuro più sicuro e sano per tutti. Come afferma l’OMS: “La salute globale è un bene comune, e ogni passo avanti nella lotta contro le NTDs è un passo verso un mondo migliore.”

Per consultare il dossier completo clicca qui.

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