L’educazione continua in medicina (ECM) rappresenta un tassello determinante per la crescita delle professioni sanitarie.
Il sistema della formazione obbligatoria annuale nacque nel 2002 per rispondere alla sempre più crescente necessità di aggiornare le competenze e le conoscenze in virtù di nuovi bisogni da parte degli afferenti al Servizio Sanitario Nazionale.
La programmazione vide sempre una ripartizione triennale con l’obbligo, per gli esercenti una professione sanitaria, di ottenere 50 crediti ogni anno, fissati all’interno di trienni formativi:
2002-2005; 2006-2009; 2010-2012; 2013-2015; 2016-2019; 2020-2022; 2023-2025.
A partire dal 2008 il cuore dell’organizzazione e del controllo legate alle attività formative passò all’Agenzia nazionale per i servizi regionali (AGENAS). Alla scadenza di ogni triennio l’Agenas pubblica un documento vetrina relativo al triennio successivo.
Documento Agenas
Anche nel 2025 la Commissione Nazionale Formazione Continua ha ottemperato al suo impegno: creare un report riepilogativo e programmatico al fine di rispondere a nuovi temi e bisogni formativi.
Finalmente si valorizza in maniera definitiva la formazione legata alla tecnologia: metaverso, simulatori di realtà virtuale, role playing, gamification e simulazione. Già in era pandemica era chiara la tendenza dei professionisti della salute verso un modello culturale a domicilio. Gli eventi FAD hanno visto una crescita imponente, corroborata da modalità interattive ed avvolgenti, in grado di calamitare il discente in maniera totale.
Nonostante questa attenzione verso i fruitori della formazione obbligatoria, il programma nazionale 2025 AGENAS ha evidenziato la mancanza di attività per alcune categorie professionali.
A tal riguardo sarà “necessario effettuare un’analisi che consentirà di evidenziare eventuali professioni che risultino carenti di offerta formativa e di pianificare interventi correttivi per colmare tali lacune”. Per far fede a questo impegno la stessa Commissione dovrà realizzare un censimento in modo da verificare le professioni carenti di offerta formativa, al fine di individuare gli obiettivi formativi a loro adatti, anche attraverso l’analisi del dossier formativo di gruppo (realizzato dai rappresentanti degli Ordini e delle Federazioni).
Infine, si potrà censire il dato relativo agli eventi contenenti gli obiettivi specifici di ciascuna professione.
Miglioramento della qualità
Uno degli elementi portanti delle attività legate ad AGENAS riguarda il monitoraggio della qualità degli eventi formativi. La compilazione del modello “scheda di valutazione della qualità percepita” al termine di ogni appuntamento targato ECM monitora l’efficacia della formazione.
In particolare, la Commissione nazionale per la formazione continua in medicina (CNFC), “ha spesso sottolineato l’opportunità di costruire un sistema di valutazione dell’impatto della formazione ECM sull’attività professionale dei discenti”. Il sistema in questione è stato affidato ad un organismo ausiliario, l’Osservatorio nazionale per la qualità della formazione continua. Calata nella realtà quotidiana, tale prospettiva si concretizza in un miglioramento delle performance degli esercenti una professione sanitaria a beneficio degli utenti. L’Osservatorio a tal riguardo intende approfondire le ricadute organizzative della formazione e quello dell’impatto individuale sul professionista. In concreto l’opera di verifica si realizzerà utilizzando una check list suddivisa in 3 parti:
- Prima parte: item di tipo qualitativo, idonei a inquadrare l’attività svolta dal provider;
- Seconda parte incentrata sui requisiti minimi dell’evento oggetto di verifica;
- Terza parte, composta da item qualitativi idonei a rilevare il valore intrinseco della formazione erogata.
Sulla base dell’analisi dei dati (a conclusione dell’anno in corso) la CNFC, tramite il suo organo ausiliario valuterà la correttezza e l’attualità degli item qualitativi, eliminarne alcuni modificarli o ampliare la check list.
In ultimo, citando il documento AGENAS, il miglioramento della qualità del sistema ECM non potrà prescindere da iniziative formative da attuare nei confronti dei provider, allo scopo di diffondere gli indicatori di qualità e, più in generale, la cultura della qualità nella formazione continua. Le iniziative che si metteranno in campo al fine di uniformarsi a tale ulteriore obiettivo qualitativo consisteranno:
- nella pubblicazione della check list all’interno della sezione dedicata del sito web ecm.agenas.it;
- adozione, diffusione o pubblicazione di materiale tecnico quale manuali, linee guida o altri documenti informativi sulle iniziative degli organi menzionati in precedenza.
Il diritto del professionista alla formazione continua
Sembrerebbe paradossale fissare un obbligo (in questo caso legato alla formazione) e non creare, al contempo, opportunità per adempiere a tale debito formativo. Cosa fare allora? Agenas ci fornisce la risposta: “adottare tutte le misure necessarie per rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e geografico che limitano di fatto l’accesso alla formazione continua per tutti i professionisti sanitari”. L’obiettivo 2026 della CNFC volgerà verso una ricognizione, identificazione ed eliminazione dei sopra indicati ostacoli, implementando strategie volte al miglioramento dell’accessibilità agli eventi ECM per le persone con disabilità e, dall’altro, il potenziamento dell’offerta formativa per le professioni attualmente svantaggiate in questo ambito.
Alcune iniziative prenderanno spunto dalla Strategia europea sulla disabilità 2021-2030, mentre entro l’anno in corso, nella banca dati degli eventi ECM, verrà pubblicata l’informazione circa l’accessibilità o meno di ogni evento FAD per le persone con disabilità.
Tematiche di interesse nazionale
I temi definiti a “rilevanza nazionale” si basano sulle priorità che emergono nel periodo di riferimento. Nel triennio 2023-2025 le tematiche sono:
- Innovazione digitale;
- One Health;
- Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale – Decreto del 23 maggio 2022, n. 77;
- Formazione in infezioni ospedaliere;
- Piano strategico – operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale;
- HTA: programma nazionale 2023-2025;
- Sicurezza degli esercenti le Professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Attività di verifica
I procedimenti che la CNFC applicherà sono in linea con le attività di verifica e controllo, anche per rispettare gli indicatori di qualità menzionati in precedenza. Tali azioni consistono in:
- Procedimenti finalizzati all’accreditamento provvisorio;
- Procedimenti finalizzati all’accreditamento standard;
- Procedimenti finalizzati al rinnovo dell’accreditamento standard;
- Procedimenti di valutazione;
- Procedimenti sanzionatori.
Le tipologie di verifiche da attuare nell’anno in corso sono suddivise in visite:
- in loco presso la sede del provider nell’ambito del procedimento di accreditamento standard, finalizzate all’accertamento di tutti i requisiti minimi e standard previsti dalla normativa ECM;
- in loco presso la sede di un evento ECM nell’ambito del procedimento di rinnovo dell’accreditamento standard
- presso la sede di un evento da parte del Comitato di Garanzia, su segnalazione o a campione;
- presso la sede di un evento da parte dell’Osservatorio nazionale per la qualità nella formazione continua, su segnalazione o a campione.
Le attività di verifica in questione hanno l’obiettivo primario di monitorare la qualità. Il tutto al fine di migliorare le esperienze formative e soprattutto fare in modo che la qualità percepita diventi un vera e propria leva del cambiamento o quantomeno del miglioramento delle attività lavorative, curative, assistenziali e riabilitative, con l’unico intento di contribuire al successo delle cure.
Procedura di secondo rinnovo di accreditamento dei Provider
Nel 2024 la CNFC ha deciso di mettere in campo un nuovo modello di rinnovo dell’accreditamento dei Provider, frutto di verifiche ed osservazioni, emerse negli ultimi anni. Tale nuova procedura sarà avviata in fase sperimentale durante l’anno corrente. Al termine della fase di sperimentazione, a fronte di risultati positivi, tale modalità sarà messa a regime.
Albo nazionale e reti ECM
In considerazione del fatto che, ancora oggi, esiste un sistema di accreditamento misto, AGENAS valuterà l’implementazione di un “albo nazionale dei provider che contenga non soltanto gli eventi erogati dai provider nazionali, ma anche quelli dei provider regionali e delle provincie autonome di Trento e Bolzano”, al fine di uniformare e centralizzare tutte le informazioni al riguardo.
Conclusioni
Al di là degli aspetti definibili di “normale amministrazione”, il documento AGENAS apre le porte a nuove modalità formative, diventate oramai irrinunciabili, visto il grande uso che i cittadini, nonché operatori sanitari, ne fanno.
Anche la valorizzazione della qualità percepita, questa volta in maniera tangibile, rappresenta una linea di continuità, un mettere in pratica e valutare le nozioni apprese proprio all’interno di eventi ECM.
Importante è l’attenzione che viene dedicata ai professionisti con disabilità, tema centrale e improcrastinabile.
La formazione rappresenta la leva del cambiamento; ha bisogno, tuttavia, di un sistema in grado di accreditarla come tale. La lungimiranza che i legislatori ebbero nel 2002, oggi deve consentire agli esercenti una professione sanitaria di avere la possibilità di rendere concreto e spendibile quanto appreso. Non solo: il corredo della formazione stessa (ovvero i crediti ECM) non possono servire solamente a colmare i debiti formativi. Al contrario! Devono avere la forza di innovare la sanità, innovare i modelli assistenziali, stimolare i sanitari a virare verso un aggiornamento continuo funzionale al loro core business!