Come prevenire le infezioni da Norovirus

È frequente nel mondo industrializzato e letale nei Paesi meno sviluppati. È altamente contagioso e virulento, si contrae principalmente attraverso molluschi crudi o attraverso il contagio di altre persone. Provoca vomito e diarrea forti con rischio di disidratazione.
norovirus

La principale prevenzione è la cottura del cibo, ma ci sono anche precauzioni in cucina, soprattutto per cuochi e camerieri.

Secondo i Centers for Disease Control & Prevention – i CDC statunitensi –  il 2024 è stato l’anno peggiore dal 2012 per le gastroenteriti virali sulle navi da crociera: quasi mille persone hanno sofferto di vomito e nausea forti in sedici distinti focolai dopo aver consumato cibo contaminato o essere state infettate da altre persone.  Rimase storico il caso della Queen Elisabeth 2 (Cunard Lines), quando quasi il 17 per cento dei suoi 1600 passeggeri fu infettato nel 2007.

“Per dare un’idea della contagiosità di questi virus– spiega il dottor Paolo Fazii – basti citare un caso avvenuto in un agriturismo in Italia. Su 35 persone entrate in contatto con cibo contaminato 34 si ammalarono. A ‘scamparla’ fu un bambino di 6 mesi che, per sua fortuna, non poteva ancora mangiare quel prosciutto. E la cosa importante da ricordare – aggiunge il Direttore Medico dell’UOC di “Microbiologia e Virologia Clinica a valenza regionale dell’Ospedale Civile dello Spirito Santo di Pescara – è che non era il prosciutto ad essere contaminato, ma le mani di chi lo tagliò che o era ammalato o era in procinto di sviluppare una gastroenterite”.

“Le gastroenteriti virali: anche note come influenze intestinali, winter diarrhea o stomach-flu… 

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Paolo Fazii, Direttore Medico dell’UOC di Microbiologia e Virologia Clinica di Pescara

… sono causate principalmente da due tipi di virus: i rotavirus, responsabili della maggior parte delle infezioni gastrointestinali sotto i 5 anni di età; e i norovirus – da Norwalk nello Stato dell’Ohio – che sono la prima causa di queste infezioni nella popolazione generale e, particolarmente, in quella adulta”.

L’incidenza del norovirus

“È alta. Ci sono milioni di casi nel mondo e 200mila morti per disidratazione nei Paesi dove non c’è accesso ad acqua pulita e sistemi fognari adeguati. I due ceppi virali più frequenti nell’uomo – i genotipi 1 e 2 – sono virulenti, hanno un’incubazione breve – tra le 4 e 48 ore – e provocano diarrea intensa e vomito a getto. Il virus, inoltre, è, come già detto, estremamente contagioso: ne bastano 20 particelle per creare un’infezione. E queste particelle si possono trovare anche sui servizi igenici utilizzati dalle persone contagiate, sulle loro mani – e, conseguentemente, sui piatti, bicchieri banconi da cucina che toccano – o, addirittura nell’aria attorno ai WC, perché la corrente d’aria generata dagli sciacquoni può contribuire a diffondere il virus presente nell’aerosol”.

Prevenzione 

“La fonte principale delle infezioni è connessa alla preparazione e consumo del cibo. Tra gli alimenti, i più a rischio sono pesce e molluschi – l’ultimo focolaio a Pescara ha coinvolto 24 clienti di un ristorante sushi -. Vongole, cozze e ostriche, in particolare, filtrano l’acqua e sono particolarmente soggette ad accumulare quantità rilevanti di virus qualora le acque stesse nelle quali vivono siano contaminate. L’unico modo per distruggere il virus è la cottura ad almeno 75 gradi per qualche minuto”. 

Lavarsi bene mani prima di lavorare il cibo, bere, o mangiare è un’altra importante precauzione sia a casa che nelle cucine professionali. Viste le sue caratteristiche, è facile per il virus contagiare le persone a partire da superfici od utensili contaminati. Va, inoltre, considerato come il soggetto che ha patito un’infezione da norovirus rimanga contagioso, sebbene con una carica virale decrescente, anche per settimane dopo la scomparsa dei sintomi”. 

Per saperne di più

FONTE ISS: I Norovirus sono virus RNA della famiglia Caliciviridae, tra le principali cause di gastroenteriti acute non batteriche. Le infezioni si verificano soprattutto in contesti comunitari (scuole, navi da crociera, ristoranti etc. ndr)

Si tratta di virus che hanno un’incubazione di 12-48 ore e i sintomi includono nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali e febbre lieve. La malattia, generalmente lieve, si risolve in 1-2 giorni, richiedendo solo idratazione.

Il virus è estremamente contagioso e si trasmette tramite contatto diretto, superfici contaminate, acqua o cibo infetti – frutti di mare, frutti di bosco e verdure. Le misure efficaci di prevenzione includono rigorosa igiene personale, lavaggio accurato delle mani e delle superfici, uso di alimenti certificati e isolamento delle persone infette.

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