“Ci è giunta notizia che l’Ordine dei Biologi della Lombardia e la locale sezione di Federfarma hanno raggiunto un’intesa (i cui contenuti non sono resi noti né partecipati ad alcuno) che prevederebbe l’ingresso dei biologi nutrizionisti nelle farmacie di quella regione. Ebbene, un’attività di tale natura non solo non è prevista nella legge che disciplina la cosiddetta ‘Farmacia dei Servizi’ ma neanche è stabilita nel recente rinnovo della convenzione siglata tra la Conferenza Stato-Regioni e le farmacie italiane”.
Lo dichiara, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), “disconoscendo tale intesa” che appare, oltre che un’intempestiva fuga in avanti, anche altamente illegittima.
“Come Fnob – procede D’Anna – ci dichiariamo contrari allo svolgimento dell’attività di nutrizione all’interno delle farmacie in quanto non normata e fortemente lesiva degli interessi di tutti quei ‘camici bianchi’ che esercitano tale professione in regime codificato e sotto il rigido controllo deontologico dei competenti Ordini professionali, in ambienti idonei a sottoporre l’utente alla rilevazione dei dati antropometrici e bio umorali “. “Il prossimo 13 maggio – conclude D’Anna – i biologi italiani si ritroveranno a Roma per una convention che tratterà, con i temi inerenti la tutela dei requisiti professionali della categoria, anche la loro implementazioni relativamente ai nuovi campi scientifici di attività non escludendo una disamina e prospettive di intese sulla parte di proprio interesse prevista nella nuova legge sulla Farmacia dei Servizi”.
FARESANiTÀ Magazine si è occupato dell’argomento in questo articolo: Cosa significa integrazione tra farmacie e biologia