Un concetto utile per spiegare la società verso cui stiamo andando è quello espresso da Sabina Addamiano, Senior Marketing Advisor e docente nell’Università Roma Tre:
“In Giappone, qualche anno fa, è stata lanciata un’iniziativa chiamata Society Six Point Zero, ovvero Società 6.0, che secondo il governo giapponese segue la società dell’informazione che tutti conosciamo, poiché ci viviamo dentro”.
Secondo il modello giapponese, la Società 1.0 era quella dei cacciatori-raccoglitori, la 2.0 quella degli agricoltori, e successivamente si è evoluta attraverso le fasi industriale, post-industriale e digitale, culminando nella Società 5.0.
“Nella società 6.0 ci sarà un’interconnessione sempre più stretta tra cittadino, servizi e in particolare servizi digitali, resi attraverso una multicanalità che ormai si è trasformata in omnicanalità. Le tecnologie più evolute, dal metaverso alla blockchain, sono ormai considerate fattori abilitanti e vengono applicate soprattutto nel settore sanitario, dato che la popolazione giapponese è la più anziana al mondo per età media” prosegue la professoressa Addamiano.
Il futuro della sanità in Italia
Si tratta di un tema particolarmente rilevante per l’Italia, poiché la nostra età media della popolazione è molto vicina a quella del Giappone. Per questo motivo, è fondamentale riflettere sull’applicazione delle tecnologie avanzate in questo contesto: queste innovazioni possono giocare un ruolo cruciale nella gestione delle relazioni con i cittadini, specie nell’ambito della prevenzione e della cura.
“La società giapponese sta affrontando un forte problema di senescenza della popolazione, che fatica a contrastare anche attraverso politiche di immigrazione. La Società 6.0 prevede, secondo il governo giapponese, l’applicazione e l’interconnessione omnicanale di tecnologie avanzate per migliorare la qualità della produzione, ma soprattutto la qualità della vita del cittadino”, conclude la professoressa Addamiano.