Toscana: 93 nuove apparecchiature mediche per diagnosi e terapie

L'installazione di nuove apparecchiature mediche, tra cui TAC, angiografi, acceleratori lineari, risonanze magnetiche e ecografi, per un valore di 47 milioni di euro, "per rispondere ai bisogni dei cittadini con strumenti moderni e una rete di servizi diffusa su tutto il territorio" ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio
apparecchiature mediche

L’ammodernamento della sanità pubblica toscana vede l’entrata in funzione di novantatré nuove apparecchiature mediche. Il valore complessivo pari a circa 47 milioni di euro coperto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

I macchinari hanno sostituito modelli precedenti divenuti obsoleti all’interno di un piano che prevede il completamento di altre ventisette installazioni entro la fine del 2025.

Le tecnologie implementate comprendono dispositivi avanzati come TAC, angiografi, acceleratori lineari per radioterapia, ecografi, risonanze magnetiche, mammografi e gamma camere.

L’obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di rispondere in modo tempestivo e preciso alle diverse esigenze cliniche, con benefici che spaziano dalla diagnosi alla cura.

Un investimento strategico per la salute dei cittadini

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa. “La sanità pubblica che vogliamo è una sanità all’avanguardia, capace di rispondere ai bisogni dei cittadini con strumenti moderni e una rete di servizi diffusa su tutto il territorio“.

Le parole del presidente sono state riprese dall’assessore Simone Bezzini, che ha evidenziato i vantaggi diretti per i pazienti: “I nuovi macchinari permettono diagnosi più rapide, precise e meno invasive, migliorando l’efficienza complessiva dei reparti e l’organizzazione dei servizi”.

Fondamentale è stato il lavoro di squadra tra Regione, Aziende sanitarie locali (Asl), aziende ospedaliere universitarie e tecnici, prosegue la nota regionale

Il processo ha richiesto non solo un aggiornamento tecnologico, ma anche modifiche strutturali nelle strutture ospedaliere, con un impatto positivo sull’efficienza operativa.

Una distribuzione capillare sul territorio

Le novantatré apparecchiature sono state distribuite sul territorio regionale. Ventiquattro macchinari sono stati allocati nelle strutture dell’Asl Toscana Centro, altrettanti nell’Asl Toscana Sud Est e quattordici nell’Asl Toscana Nord Ovest.

Le aziende ospedaliere universitarie hanno beneficiato di un ampio supporto, con Careggi, Pisa, Siena e Meyer che hanno ricevuto rispettivamente dieci, nove, cinque e tre apparecchiature.

La Fondazione Gabriele Monasterio e l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (Ispro) hanno completato il quadro di una distribuzione omogenea, che ha permesso di estendere il miglioramento a tutte le aree della regione.

Una visione a lungo termine

Questo progetto non solo rappresenta un esempio di utilizzo dei fondi Pnrr, ma pone anche le basi per un futuro in cui l’innovazione tecnologica sarà al centro della sanità pubblica. Le ricadute positive per i cittadini, in termini di qualità e tempestività delle prestazioni, sono destinate ad aumentare progressivamente.

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