A pesare sul bilancio sono soprattutto gli acquisti diretti. In crescita anche la compartecipazione dei cittadini, con un +1,4% rispetto all’anno precedente.
La fotografia generale della spesa farmaceutica 2024
Analizzando i dati del monitoraggio della spesa farmaceutica 2024 dell’Agenzia italiana del farmaco, la spesa complessiva – somma della convenzionata, degli acquisti diretti e dei gas medicinali – ha raggiunto i 23.226,7 milioni di euro, con un’incidenza del 17,77% sul Fondo Sanitario Nazionale (FSN), a fronte di un tetto programmato del 15,30% (pari a 20.260,8 milioni). Il disavanzo complessivo è pari a +2.965,9 milioni di euro.
Convenzionata sotto controllo, ma in crescita rispetto al 2023
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN si è attestata a 7.959,8 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2023 di +259,4 milioni di euro (+3,4%). Si registra anche un aumento nel numero di ricette (+1,3%) e delle dosi giornaliere dispensate (+1,2%).
Per quanto riguarda il rispetto del tetto del 6,8% del FSN, la convenzionata si mantiene al di sotto, con un’incidenza del 6,31%, pari a 8.353,3 milioni di euro, generando un avanzo di 651,5 milioni.
Acquisti diretti: la vera emergenza
Decisamente più critica la situazione della spesa per acquisti diretti, che ha raggiunto 14.631,3 milioni di euro (al netto dei gas medicinali), contro un tetto di 10.991,1 milioni (8,30% del FSN), con un disavanzo di +3.640,1 milioni di euro. L’incidenza è pari all’11,05% del FSN.
Va sottolineato che lo sfondamento riguarda esclusivamente i farmaci non innovativi. La spesa per farmaci innovativi, infatti, è completamente coperta dal fondo nazionale dedicato, come riportato in tabella 12.2 del monitoraggio.
Farmaci innovativi: dentro i limiti grazie al fondo
Nel 2024 la spesa stimata per le sole indicazioni innovative, al netto dei payback, è stata pari a 819,8 milioni di euro, ben al di sotto dei 1.000 milioni stanziati dal fondo nazionale per i farmaci innovativi. Ciò ha permesso di evitare un impatto ulteriore sul tetto degli acquisti diretti.
Gas medicinali: saldo positivo
La spesa per gas medicinali si è attestata a 242,2 milioni di euro, a fronte di un tetto dello 0,20% del FSN (pari a 264,8 milioni), generando quindi un avanzo di 22,7 milioni di euro, l’unico comparto con un saldo positivo.
I cittadini pagano di più
Nel 2024 la compartecipazione dei cittadini – che include ticket fissi e differenze di prezzo per i farmaci a brevetto scaduto – ha raggiunto i 1.501,9 milioni di euro, con un incremento del +1,4% rispetto ai 1.481,2 milioni del 2023.
In molte Regioni, anche i cittadini formalmente esenti sono tenuti a versare una quota, seppur ridotta, di compartecipazione
Spesa regionale: disparità evidenti
Dai dati AIFA risulta che la spesa convenzionata netta è cresciuta in quasi tutte le Regioni, fatta eccezione per la Basilicata, dove si è registrata una lieve flessione del -0,4%.
Per quanto riguarda l’incidenza della spesa pro capite, le Regioni con valori più alti risultano essere Calabria, Campania, Basilicata e Molise, mentre Lombardia e Veneto si confermano tra le realtà con la spesa più contenuta. Il quadro evidenzia una forte eterogeneità territoriale che riflette anche modelli organizzativi e livelli di accesso ai farmaci differenti.