Regione Lombardia e NAS firmano un protocollo per i tempi d’attesa

Il protocollo, il primo del genere in Italia, mira a risolvere la crisi strutturale dei lunghi tempi d'attesa della sanità lombarda
A Palazzo Lombardia è stato firmato il protocollo contro i tempi d'attesa

Regione Lombardia e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto un protocollo d’azione contro i tempi d’attesa per lo svolgimento delle attività di controllo e monitoraggio presso gli erogatori pubblici e privati. È la prima del genere in Italia. L’obiettivo è di ridurre i tempi di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dei ricoveri ospedalieri in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), recepito dalla Regione.

Le azioni messe in campo

La collaborazione operativa prevede un coordinamento operativo tra Regione Lombardia, Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) per risolvere un problema endemico nel nostro Paese. PVerranno effettuati controlli mirati sul territorio, attività di monitoraggio e verifica del rispetto dei tempi di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri, secondo le priorità cliniche individuate dal medico prescrittore, verifica dell’apertura delle agende di prenotazione delle strutture sanitarie, lo svolgimento di Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI), utilizzo dei ricettari rossi e appropriatezza prescrittiva. Sono previsti anche specifici corsi di formazione e aggiornamento per il personale per accrescere la competenza nella materia dei controlli sui tempi di attesa.

Le reazioni

Il Presidente Fontana ha accolto molto favorevolmente la firma di questo protocollo contro i tempi d’attesa. Secondo il governatore leghista «ridurre ulteriormente i tempi di attesa, garantire l’equità di accesso alle cure e assicurare la qualità delle prestazioni sanitarie sono obiettivi che perseguiamo con determinazione. La sinergia avviata oggi ci consente di potenziare le attività di controllo e monitoraggio sui principali nodi critici del sistema: dalle agende di prenotazione alle attività intramurarie, dall’appropriatezza prescrittiva alla gestione delle liste di attesa per i ricoveri» ha concluso.

L’Assessore alla Sanità Bertolaso ha aggiunto: «solo così possiamo affrontare in modo efficace le sfide legate alle liste di attesa e garantire un sistema sanitario sempre più vicino ai cittadini». «I controlli congiunti con Regione – ha sottolineato il Tenente Colonnello Salvatore Pignatelli – sono fondamentali per ottenere risultati significativi. I Carabinieri e l’autorità sanitaria vigileranno nelle varie strutture così da ottenere elementi molto più approfonditi».

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