Da diversi anni l’oftalmologia lamenta una progressiva marginalizzazione all’interno del SSN e molta attenzione è stata data al riduzione del risarcimento previsto per la cataratta nei nuovi LEA.
“Partecipare a questo evento è fondamentale: non solo per confrontarci con gli esperti del settore e i decisori politici, ma anche per portare il polso della situazione attuale dell’oftalmologia in Italia.”
Con queste parole Angela Mastromatteo, Direttrice Sanitaria dell’IRCCS Fondazione Bietti Onlus, ha spiegato il valore di momenti di dialogo come quello di Welfair, a cui l’istituto ha recentemente preso parte.
La Dott.ssa Mastromatteo ha partecipato a un tavolo di confronto sul tema: “L’oculistica sta uscendo dai LEA“, affrontando le sfide di una disciplina in evoluzione. Da un lato, crescono tecnologia e specializzazione; dall’altro, aumentano le difficoltà di accesso alle cure, aggravate dall’invecchiamento della popolazione e dalle liste d’attesa sempre più lunghe.
I nuovi LEA
Questo problema, che è sia sanitario che sociale, colpisce soprattutto le fasce più fragili, spesso costrette a rinunciare alle cure. Con i nuovi LEA in arrivo nel 2025, la sfida sarà ridurre il divario tra domanda e offerta, sfruttando al meglio tecnologie innovative e collaborazioni tra pubblico e privato.
L’oftalmologia, spesso percepita come una disciplina di supporto rispetto ad altre branche della medicina, oggi reclama il suo posto centrale nella promozione del benessere psicofisico.
“È indispensabile riconoscere come la salute visiva non sia un tema secondario: l’impatto della disabilità visiva si estende ben oltre l’individuo, influenzando il tessuto sociale e il benessere della comunità nel suo complesso”.
La Fondazione Bietti è impegnata non solo nella ricerca e nella cura delle patologie oculari, ma anche nella sensibilizzazione culturale.
“Un servizio sanitario moderno deve integrare l’oftalmologia come pilastro essenziale per garantire una qualità di vita migliore”, ha aggiunto la Direttrice Sanitaria, rimarcando l’importanza di un approccio multidisciplinare e inclusivo.
Il confronto tra esperti, professionisti sanitari e decisori politici è cruciale per costruire soluzioni condivise, soprattutto in un momento storico caratterizzato da grandi sfide per la sanità pubblica.
“Solo attraverso il dialogo e la condivisione di esperienze possiamo promuovere un accesso equo alle cure oftalmologiche e migliorare la qualità dell’assistenza”, ha concluso Mastromatteo.