Come progettare la città del futuro con la salute come obiettivo?
“La città è l’epicentro della vita. Oggi, il 50% della popolazione vive nelle città, mentre nel 2030 la percentuale sarà del 70%. I problemi di sovraffollamento, traffico e inquinamento dovranno essere affrontati con particolare attenzione.”
Così Fabio Mosca, Professore Ordinario di Pediatria e delegato del Rettore sui temi della Salute Urbana dell’Università degli Studi di Milano. A Welfair il Professore ha affrontato, insieme ad esperti come Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, e Legambiente, il rapporto tra salute e città.
“Al di là delle soluzioni più complesse, il comportamento dei singoli individui è fondamentale. L’utilizzo meno estensivo dell’auto e l’attenzione alle modalità di riscaldamento sono esempi di soluzioni che partono dalle persone”.
Allo stesso tempo, è necessaria un’azione congiunta anche delle istituzioni. Le soluzioni non devono essere necessariamente rivoluzionarie. “In alcune città europee, come Barcellona, Parigi o nelle città nordiche, il tema dell’impatto urbano sulla salute viene declinato in maniera migliore. Hanno perseguito soluzioni praticabili e dato particolare attenzione alla mobilità, favorendo un maggiore uso di bicicletta e piste ciclabili, e dando importanza anche del verde”, aggiunge il Professor Mosca.
È fondamentale promuovere politiche lungimiranti e scelte individuali consapevoli, affinché le città del futuro possano essere non solo spazi di crescita economica e culturale, ma anche luoghi dove il benessere fisico e mentale sia garantito per tutti.