La salute psicologica è un diritto umano fondamentale, strettamente legato al pieno sviluppo personale e alla partecipazione equa alla società. Lo sottolinea David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, nella seguente lettera, evidenziando la necessità di superare lo stigma e le disuguaglianze nell’accesso ai servizi psicologici. Garantire il benessere mentale significa promuovere politiche pubbliche inclusive, capaci di prevenire il disagio e proteggere la dignità di ogni individuo, per una società che tuteli non solo il corpo, ma anche la mente e il cuore di ciascuno.
“La salute psicologica è un diritto umano essenziale, non un privilegio, e come tale rappresenta un pilastro indispensabile per il pieno sviluppo della persona e per una partecipazione equa e consapevole alla vita sociale, culturale ed economica. La tutela del benessere psicologico deve essere considerata parte integrante del diritto alla salute, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Lo afferma David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.
“Viviamo in una società che troppo spesso trascura l’importanza della salute psicologica, alimentando stigma e disuguaglianze nell’accesso ai servizi. È nostro dovere – prosegue Lazzari – come professionisti della psicologia, ed è dovere delle istituzioni, garantire che nessuno resti solo di fronte alla sofferenza psicologica. Per questo, oggi più che mai ribadiamo la necessità di investire in politiche pubbliche che favoriscano l’accesso universale a servizi di supporto psicologico, la prevenzione del disagio e la promozione del benessere per tutte le fasce della popolazione, senza discriminazioni”.
“In questa giornata di riflessione e impegno, ricordiamo che una società giusta è una società che protegge non solo i corpi, ma anche le menti e i cuori di ogni suo membro. Difendere il diritto al benessere psicologico significa, in definitiva, difendere la dignità e il valore di ogni essere umano”, conclude il presidente del Cnop.