Sono molte le sfide sulla sanità che attendono il Governo nei prossimi mesi.
Si parte dal nuovo Piano sanitario nazionale annunciato dal Ministero della Salute e si prosegue col riordino della sanità integrativa, la riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina, il completamento del Decreto Liste d’attesa che prevede numerosi decreti attuativi per far entrare le misure a pieno regime, il Dm Tariffe per l’entrata in vigore dei Lea del 2017 (finito nel dimenticatoio e con i soldi stanziati che per anni sono stati usati dalle Regioni per altro), la questione del payback dei dispositivi medici che la Consulta ha dichiarato legittimo (per gli anni 2015-2018) ma che potrebbe prevedere ulteriori esborsi per le aziende dal 2019 in poi, la missione 6 del PNRR, di cui attualmente dicono che sia stato speso il 10% delle risorse stanziate anche se i progetti sono quasi tutti partiti.
E ancora, le risorse umane da utilizzare per il funzionamento della sanità territoriale (case ed ospedali di comunità e centrali operative territoriali), l’integrazione del DM70 (dotazioni strutturali) con il DM77 (organizzazione), i tempi di accesso ai nuovi farmaci ed i nuovi servizi offerti dalle farmacie e, per concludere, la burocrazia: un male dell’intera pubblica amministrazione che in sanità sottrae, spesso inutilmente, tempo di cura a medici ed infermieri.
Su questi temi 630 relatori, che ringrazio infinitamente per la loro abnegazione e competenza, hanno discusso nei giorni scorsi a Welfair 2024 traendo spunti e riflessioni estremamente interessanti che, attraverso il prossimo Libro Bianco (una sintesi delle proposte più interessanti) sottoporremo al Parlamento.
Non anticipo i contenuti che sono prerogativa dei singoli gruppi di lavoro ma una cosa la possiamo dire: ci sono molte semplificazioni che si possono fare per restituire tempo di cura a medici ed infermieri, e non servono riforme, ma solo una corretta comunicazione di norme e prassi già esistenti.
Le tre giornate di Welfair 2024:
Primari territoriali; screening neonatali; certezza dell’immagine e società 6.0