Lo studio post-autorizzativo CitiPark (Citicolina Parkinson) ha valutato l’efficacia della citicolina sale sodico come terapia di supporto per la Malattia di Parkinson, concludendosi con esiti positivi. I risultati hanno evidenziato un miglioramento significativo dei sintomi e della qualità di vita nei pazienti trattati.
Si è trattato di uno studio randomizzato, controllato e condotto in doppio cieco, con una durata di 6 mesi di trattamento. I pazienti affetti da Malattia di Parkinson, già in terapia dopaminergica, sono stati sottoposti a trattamento con citicolina o placebo. La citicolina ha dimostrato un miglioramento clinicamente rilevante della scala MDS-UPDRS, che valuta sintomi motori e non motori. Inoltre, la terapia si è rivelata sicura, con un profilo sovrapponibile a quello del placebo.
“Il risultato dello studio è di particolare rilevo perché la citicolina si è dimostrata efficace in pazienti che già facevano la terapia standard, dando quindi la possibilità di un ulteriore beneficio in termini di miglioramento dei sintomi”, sottolinea il Prof. Alessandro Padovani, Direttore della Clinica Neurologica dell’Università degli Studi di Brescia, Presidente della Società Italiana di Neurologia e sperimentatore principale dello studio CitiPark.
Nel corso dello scorso anno, lo studio CitiPark ha concluso la raccolta dei dati, coinvolgendo 474 pazienti con Malattia di Parkinson. In totale, sono stati 37 i Centri Ospedalieri e Universitari italiani specializzati nella cura delle patologie neurologiche e del Parkinson a partecipare alla ricerca. Lo studio, durato diversi anni, è stato coordinato da PIAM Farmaceutici. Ha visto anche la collaborazione di un pool di aziende multinazionali, l’Associazione Italiana Psicogeriatria e la Società Italiana di Neurologia.
Cos’è la Malattia di Parkinson e la citicolina
La Malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa causata dal progressivo deterioramento delle cellule nervose situate nella substantia nigra, una regione del cervello responsabile della produzione e rilascio della dopamina.
Inizialmente, i sintomi più evidenti sono di natura motoria e comprendono tremore, rigidità, lentezza nei movimenti, debolezza, problemi di equilibrio, alterazioni posturali e difficoltà nella deambulazione. Con il progredire della malattia, possono manifestarsi anche problemi cognitivi e comportamentali, fino ad arrivare alla demenza, che colpisce circa un terzo dei pazienti. In genere, la malattia esordisce intorno ai 60 anni. Attualmente, in Italia, si stima che ne soffrano circa 300mila persone, mentre a livello globale i pazienti sono oltre 9 milioni.
La diagnosi di Malattia di Parkinson si basa sull’osservazione clinica e su specifici esami strumentali, ed è fondamentale che avvenga in maniera tempestiva per consentire un intervento terapeutico precoce.
La citicolina, uno psicostimolante-nootropo, è già ampiamente impiegata nella pratica clinica per il trattamento di disturbi neurologici e cognitivi. Questo farmaco, grazie alla sua azione neuroprotettiva, conferma i suoi benefici sia sui sintomi motori che su quelli cognitivi della Malattia di Parkinson.