Stagione record d’influenza in Italia, superati i 16 milioni

L'aumento di oltre i 10 punti percentuali di ammalati rispetto alla stagione 2023-24 si traduce in un record di casi d'influenza
Mai così tanti italiani hanno contratto l'influenza come in questa stagione

Il rapporto RespiVirNet redatto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) pubblica un dato mai visto prima nel nostro Paese. Le stime nella stagione 2024-25 riportano 16.129.000 casi di sindrome similinfluenzale. Si tratta di un aumento considerevole visto che l’anno scorso vennero stimati 14.598.000 casi d’influenza. Eppure, le stime di inizio stagione prevedevano un impatto decisamente minore da parte delle infezioni stagionali. Rimane evidente, perciò, l’importanza della prevenzione, attuata anche attraverso le campagne vaccinali.

I dati stagionali

Il picco epidemiologico è avvenuto a cavallo fra i mesi di gennaio e febbraio, quando il numero di italiani ammalati ha anche superato il milione. Questo dato ha portato a una stagione record per l’influenza, nonostante la stagione 2023/24 riuscì a toccare una vetta ancora più alta su base settimanale. Ora, grazie alle temperature miti portate dalla primavera, la situazione è rientrata. Infatti, nella diciassettesima settimana del 2025 in tutte Regioni/PPAA italiane, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale (5,65 casi per mille assistiti). A essere maggiormente colpiti sono stati i soggetti fra i 0 e i 4 anni. La regione maggiormente colpita è stata la Campania, seguita da Abruzzo e Puglia.

L’Italia non è l’unico Paese ad aver avuto un impatto senza precedenti. La stima elaborata dai Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti conta fino a 82.000.000 le persone colpite. Anche per gli USA si tratta di una stagione record per l’influenza. I ricoveri si attestano sul milione di unità e i morti fino a 130.000.

La sorveglianza RespiVirNet

La sorveglianza Epidemiologica RespiVirNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in
collaborazione con il Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni e dei laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori. L’obiettivo è descrivere i casi di sindrome simil-influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia. Il sistema di sorveglianza comprende i medici e i pediatri sentinella di tutte le regioni italiane. L’Iss svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale in quanto aggrega settimanalmente i dati raccolti, li analizza e produce un rapporto settimanale con i risultati nazionali. La popolazione degli assistiti è stata mediamente pari a 2.278.077 assistiti per settimana, pari al 4,0% della popolazione delle Regioni che hanno avviato la sorveglianza.

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