“Quartieri InSalute”: un nuovo modello di welfare abitativo

Sportelli informativi, accesso facilitato ai servizi sanitari e riqualificazione urbana: “Quartieri InSalute” punta a migliorare concretamente la vita nei complessi di edilizia popolare
Quartieri InSalute

Un protocollo d’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania e l’Istituto Autonomo Case Popolari (Iacp) è stato firmato ieri presso la Direzione Generale dell’Asp, dando ufficialmente il via al progetto “Quartieri InSalute”. L’iniziativa punta a promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita nei complessi di edilizia residenziale pubblica della città.

Un intervento coordinato per il welfare comunitario

L’accordo, sottoscritto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, e dal presidente dello Iacp, Angelo Sicali, prevede la creazione di un sistema di intervento coordinato tra istituzioni, associazioni e organizzazioni del Terzo Settore. L’obiettivo è favorire l’integrazione dei servizi di welfare, facilitare l’accesso alle cure sanitarie e promuovere iniziative di prevenzione e inclusione sociale. Particolare attenzione sarà dedicata alle fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani, bambini e persone con disabilità.

Oltre l’edilizia: una nuova visione del benessere

Il progetto si inserisce in una più ampia strategia di innovazione nelle politiche abitative e sanitarie, mirando a superare il tradizionale approccio basato esclusivamente sull’offerta di alloggi. Oltre agli interventi di riqualificazione urbana, saranno attivati sportelli di supporto informativo per l’orientamento ai servizi socio-sanitari e verranno promossi programmi di prevenzione e assistenza per le fasce più fragili della popolazione.

Le azioni previste

Le azioni previste dal protocollo comprendono:

  • la promozione della salute attraverso campagne informative e iniziative di prevenzione;
  • il contrasto all’isolamento sociale con attività di supporto alla comunità;
  • il miglioramento dell’accessibilità ai servizi sanitari nei quartieri popolari, riducendo la necessità di spostamenti;
  • la sperimentazione di progetti di riqualificazione urbana in collaborazione con il Terzo Settore;
  • la definizione di percorsi individualizzati di assistenza e continuità delle cure.

Tempistiche e gestione del progetto

L’accordo avrà una durata iniziale di due anni, con possibilità di rinnovo previo accordo tra le parti. Il coordinamento delle attività sarà affidato a un Gruppo di lavoro interistituzionale (Gdl) “Quartieri InSalute” e le prime azioni concrete prenderanno il via nel mese di giugno 2025.

Un modello da osservare per il futuro

L’iniziativa rappresenta un esempio di collaborazione tra enti pubblici e realtà del territorio. Si inserisce nell’ottica di un nuovo modello di welfare comunitario, in linea con le recenti direttive in materia di integrazione socio-sanitaria. Sebbene il progetto sia ancora in fase sperimentale, la sua attuazione potrebbe offrire spunti utili. Questi potrebbero essere preziosi per future politiche di intervento nel settore dell’edilizia residenziale pubblica e della salute territoriale.

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