350.000 composti chimici minacciano la salute dei bambini

In un articolo inusualmente forte per la comunità scientifica pubblicato su New England Journal of Medicine si elencano i composti che provocano l’aumento di molte patologie nell’età infantile.
salute-bambini

350.000 composti chimici sintetici, molti dei quali derivati da plastiche e combustibili fossili, minacciano gravemente la salute dei bambini e la capacità di riproduzione umana.

La produzione di queste sostanze è aumentata vertiginosamente negli ultimi decenni, con un incremento pari a 50 volte rispetto al 1950. L’esposizione a questi composti è stata collegata a un’allarmante serie di malattie infantili, tra cui tumori, difetti congeniti, disturbi dello sviluppo neurologico e obesità.

Nonostante la crescente evidenza scientifica, le normative esistenti, come il Toxic Substances Control Act (TSCA) negli Stati Uniti, si sono dimostrate insufficienti nel proteggere la salute dei bambini. In Unione Europea la sorveglianza delle sostanze chimiche è più rigorosa, ma non riesce ancora a fornire una protezione adeguata, poiché si basa in gran parte sui dati forniti dall’industria chimica e prevede numerose esenzioni.

Le conseguenze sulla salute dei bambini

Lo studio documenta un aumento vertiginoso di patologie gravi e croniche, accompagnato da conseguenze economiche e sociali di vasta portata. Tra i principali effetti di questa esposizione troviamo:

  • Un aumento del 35% nell’incidenza dei tumori infantili negli ultimi 50 anni;
  • Il raddoppio della frequenza dei difetti congeniti della riproduzione maschile negli ultimi 50 anni;
  • Un bambino su sei che soffre di disturbi dello sviluppo neurologico;
  • Una diagnosi di disturbo dello spettro autistico in un bambino su 36;
  • La triplicazione della prevalenza dell’asma pediatrica;
  • La prevalenza dell’obesità pediatrica quasi quadruplicata, con un conseguente forte aumento del diabete di tipo 2 tra bambini e adolescenti;
  • Malattie e disabilità causate anche da brevi esposizioni a bassi livelli di sostanze chimiche tossiche durante i periodi vulnerabili dello sviluppo di un bambino;
  • Esposizioni prenatali particolarmente pericolose.

Gli autori citano ricerche che documentano come anche brevi esposizioni a basso livello a sostanze chimiche tossiche durante i primi periodi vulnerabili dello sviluppo di un bambino possano causare malattie e disabilità. In particolare, sottolineano che le esposizioni prenatali rappresentano un rischio elevato.

La regolamentazione del fenomeno

Questo è quanto apparso nel New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose e autorevoli riviste mediche al mondo. Gli autori dell’articolo, un gruppo di importanti ricercatori della sanità pubblica, sollecita una revisione urgente delle leggi in tutto il mondo per affrontare questa crescente preoccupazione e richiedono un’azione politica decisa e globale per fronteggiare questa emergenza sanitaria.

La principale raccomandazione degli autori dell’articolo è l’introduzione di un approccio precauzionale globale per la regolamentazione delle sostanze chimiche. Questo significa che le sostanze chimiche dovrebbero essere testate prima di essere immesse sul mercato e non dovrebbero essere considerate innocue fino a prova contraria.

Ecco alcuni punti chiave di questo approccio:

  • I produttori dovrebbero essere obbligati a dimostrare, attraverso test indipendenti, che le sostanze chimiche non sono tossiche ai livelli di esposizione previsti prima di poterle commercializzare.
  • Dovrebbe essere implementata una sorveglianza post-marketing per monitorare gli effetti a lungo termine delle sostanze chimiche.
  • Le aziende dovrebbero essere obbligate a divulgare informazioni sui potenziali rischi delle sostanze chimiche utilizzate e a riferire sull’inventario e sull’utilizzo di sostanze chimiche “altamente preoccupanti”.
  • La creazione di un trattato globale giuridicamente vincolante sotto l’egida delle Nazioni Unite per regolamentare l’uso delle sostanze chimiche a livello internazionale.

Questo cambiamento, ha scritto il quotidiano inglese The Guardian trattando l’argomento – richiederà una profonda ristrutturazione dell’industria chimica e una redistribuzione degli investimenti finanziari.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

riforma
Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI