Un passo alla volta: attività fisica per vivere meglio e fare rete

A San Giovanni in Marignano, e in altri territori della Provincia, l'iniziativa che mette in movimento la salute: il progetto di AUSL Romagna unisce prevenzione, partecipazione e territorio. "I maggiori benefici per la salute si osservano proprio nel passaggio dall’inattività al minimo movimento" spiegano Ilaria Concari e Giuseppe Attisani.
attività fisica

Muoversi per stare bene

Giuseppe Attisani

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute non è definita solo come assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. “La promozione dell’attività fisica è uno dei pilastri fondamentali per raggiungere questo stato di benessere” spiega il Dott. Giuseppe Attisani, direttore della struttura semplice dipartimentale di Medicina dello Sport.

Proprio da questa consapevolezza nasce “Un passo alla volta” che insieme a “il carrello della Salute” e “Emozioni in equilibrio”, rappresentano cicli di incontri promossi dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica, nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021–2025 per sensibilizzare la popolazione a stili di vita salutari.

L’appuntamento di marzo è stato uno dei tanti eventi territoriali che hanno l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza del movimento quotidiano per prevenire malattie croniche e migliorare il benessere psicofisico.

Sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento

Ilaria Concari

“Durante gli incontri, spieghiamo l’importanza di adottare stili di vita sani, partendo proprio dall’incremento del movimento quotidiano. Questi eventi rappresentano un primo livello di sensibilizzazione sul tema” spiega la Dott.ssa Ilaria Concari del Dipartimento di Sanità Pubblica.

Uno dei punti di forza del progetto è la costruzione di percorsi attivi. Dai momenti informativi nasce infatti una seconda fase: corsi di formazione per walking leader, cittadini che diventano promotori di gruppi di cammino. “È un modo per moltiplicare l’effetto dell’intervento: chi si forma restituisce poi alla comunità, coinvolgendo altri nel cammino quotidiano” sottolinea il Dott. Giuseppe Attisani.

L’attività fisica fa bene a tutti, focus sui più vulnerabili

I benefici dell’attività fisica riguardano ogni fase della vita, “dai -9 mesi fino a fine vita”, come sottolinea il Dott. Attisani. Promuovere il movimento è quindi un obiettivo che coinvolge l’intera popolazione, a ogni età.

Negli anni, tuttavia, si è affinato il focus verso i gruppi più vulnerabili, come anziani e persone con patologie croniche.  “Abbiamo capito che dovevamo rivolgerci di più a chi non fa attività fisica, come gli anziani o i pazienti con patologie croniche. Sono loro ad averne più bisogno, e spesso non si sentono all’altezza di unirsi a gruppi più strutturati” continua la Dott.ssa Concari.

Il programma, partito con iniziative dedicate ai diabetici, si sta ampliando ad altri ambiti, come l’ipertensione e la gravidanza, con nuovi progetti in collaborazione con ostetriche e consultori.

Attività fisica come terapia

I benefici dell’attività fisica sono ormai ampiamente documentati anche dalla comunità scientifica. “Nel diabete di tipo 2, per esempio, l’attività fisica può essere a tutti gli effetti una terapia. In alcuni casi può addirittura sostituire la terapia farmacologica nelle fasi iniziali” spiega il Dott. Attisani. Ma l’attività fisica aiuta anche a rallentare la progressione della malattia e migliora la qualità della vita.

Lo stesso vale per l’ipertensione e altre condizioni croniche: “Una camminata sostenuta può aiutare a controllare la pressione arteriosa e migliorare il benessere generale, senza bisogno di attività agonistiche”.

Motivazione, non performance

Quando si parla di attività fisica, l’ostacolo principale non è la mancanza di conoscenza, ma la difficoltà nel tradurre la consapevolezza in azione. “Tutti sappiamo che muoversi fa bene, ma comunque lo facciamo molto meno di quanto dovremmo” sottolinea il Dott. Giuseppe Attisani.

L’iniziativa “Un passo alla volta” si concentra proprio sulla motivazione: aiutare le persone a superare l’inattività quotidiana, partendo da piccoli gesti. “Le persone che già si muovono non hanno bisogno di stimoli. La vera sfida è raggiungere chi tende a fermarsi, perché chi si ferma, si ferma sempre di più”, prosegue la Dott.ssa Concari. Anche un breve cammino intorno all’isolato può rappresentare un cambiamento importante. “I maggiori benefici per la salute si osservano proprio nel passaggio dall’inattività al minimo movimento”.

L’obiettivo non è la performance, ma la continuità: motivare senza giudicare, accompagnare senza forzare.

Prevenzione a rete: territori e relazioni

Il progetto si fonda anche su una visione integrata della prevenzione, che valorizza la rete tra professionisti sanitari, enti locali, volontariato e cittadini. “Nessuno si salva da solo. Per questo creare rete è fondamentale: è così che possiamo intercettare i bisogni reali delle persone, spesso veicolati proprio dalle associazioni del territorio” afferma la Dott.ssa Concari.

Oltre alla promozione della salute, il cammino diventa anche un’occasione di socialità. “La solitudine è uno dei grandi mali del nostro tempo. Un’attività semplice come camminare in gruppo può essere un potente antidoto anche al malessere psicologico”.

Progetti futuri: un passo in equilibrio

Accanto al progetto ‘Un passo alla volta’, sta nascendo anche un nuovo percorso: ‘Un passo in equilibrio’, pensato per contrastare il rischio di cadute domestiche negli over 65. Si tratta di un’attività preventiva che unisce il movimento al rafforzamento muscolare, con il supporto di professionisti in scienze motorie.

Un cambiamento culturale (e sanitario)

Includere stabilmente l’attività fisica nei percorsi di cura e prevenzione – i cosiddetti PDTA – rappresenterebbe, secondo i professionisti coinvolti, un cambiamento culturale e sanitario di portata storica. “Sarebbe una svolta epocale. Con uno stile di vita corretto potremmo ridurre le patologie croniche e le relative spese sanitarie. È su questo che stiamo lavorando ogni giorno” conclude il Dott. Attisani.

La “Mappa della Salute” aggiornata dei Gruppi di Cammino in Emilia-Romagna  è disponibile online: uno strumento utile per iniziare, un passo alla volta.

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