Uno studio del Servizio Dipendenze (SerD) di Pisa ha esplorato l’influenza dei traumi familiari transgenerazionali sul benessere psico-emotivo e sociale degli utenti.
L’indagine, condotta tra il 2021 e il 2024 dalla psicologa Sabrina Costantini, ha coinvolto circa 300 persone in carico al servizio, portando alla luce dinamiche familiari complesse e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
I dati raccolti rivelano che un’alta percentuale di utenti ha subito esperienze avverse durante l’infanzia. Tra queste, violenze fisiche, psicologiche e sessuali, oltre ad abbandoni o separazioni familiari.
L’impatto a lungo termine dei traumi familiari: I dati dell’indagine del SerD Pisa
Il 18% degli uomini e il 27% delle donne ha riportato violenze fisiche, mentre il 45% degli uomini e il 58% delle donne ha dichiarato di aver subito violenze psicologiche. Episodi di violenza domestica sono stati osservati nel 32% degli uomini e nel 52% delle donne. Per quanto riguarda la violenza sessuale, l’8% degli uomini e il 21% delle donne ne è stato vittima.
“Questi dati evidenziano come un attaccamento genitori-figli disfunzionale possa contribuire a sviluppare una disregolazione emotiva persistente fino all’età adulta”, spiega Costantini. “Le conseguenze si manifestano in difficoltà relazionali, impulsività e aggressività, che spesso si trasmettono alle generazioni successive”.
L’analisi ha inoltre mostrato una correlazione tra traumi infantili e una maggiore esposizione, in età adulta, a nuovi eventi traumatici. Relazioni violente, incidenti, malattie gravi e carcerazioni risultano significativamente più frequenti tra gli utenti studiati. Il 25% degli uomini e il 68% delle donne ha vissuto relazioni caratterizzate da violenza. La presenza di bullismo già in adolescenza è stata un altro aspetto rilevante.
ADHD: doppia l’incidenza
Un dato particolarmente significativo riguarda la percentuale di utenti con diagnosi di disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD): il 14%, un valore doppio rispetto alla media globale, che si attesta tra il 4% e il 7%.
“Individuare e trattare precocemente i traumi infantili è cruciale per interrompere il ciclo di trasmissione transgenerazionale”, sottolinea Costantini. “Spesso ci troviamo davanti a persone che, pur avendo una casa e una vita apparentemente stabile, mancano di un senso di appartenenza emotiva. Sono ‘homeless with house’: il nostro compito è creare spazi sicuri e relazioni di fiducia per spezzare queste dinamiche negative”.
Secondo Costantini e Francesco Lamanna, direttore del SerD di Pisa, l’adozione di approcci terapeutici incentrati sulle dinamiche familiari e generazionali rappresenta un passaggio essenziale per favorire cambiamenti duraturi e prevenire ricadute future.