“Dobbiamo partire dai bambini, affinché pensino consapevolmente all’importanza della salute, propria e del prossimo. Con la comunicazione giusta sulla prevenzione a scuola si introducono concetti come la diagnosi precoce, della prevenzione di infezioni e di eventuali complicanze di malattie fin da subito”.
Così Claudia Lomater, Delegato della Società Italiana di Reumatologia – SIR e reumatologo dell’Ospedale Mauriziano di Torino.
Nella prevenzione, una giusta comunicazione diventa veicolo trasversale per connettere il futuro cittadino col medico, con le professioni sanitarie, le istituzioni, per farli collaborare e vivere e lavorare insieme.
“Anche come SIR ci stiamo impegnando molto sul tema della prevenzione e, soprattutto, sul tema della vaccinazione, con la pubblicazione sul sito dell’ISS delle linee guida vaccinali. Il mondo associativo è determinante, perché fa tante iniziative per favorire la diffusione della prevenzione, che è fondamentale soprattutto in un ambito così complesso come quello della reumatologia”.
La reumatologia fa parte di un mondo estremamente ancora poco conosciuto, nonostante ne facciano parte almeno 200 patologie, come riportato dalla rivista ufficiale di SIR Reumatismo.
“La conoscenza ci rende più forti, e per conoscere, dobbiamo imparare sin da bambini. Se parliamo un linguaggio comune, cittadini, medici, professionisti, infermieri, associazioni, possiamo anche a livello istituzionale costruire pratiche di buona salute”.
Reumatologia: per saperne di più
“I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici – spiega Gian Domenico Sebastiani, Presidente SIR e Direttore della UOC Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma –. Spesso sono necessari anche 7 anni per scoprire di soffrire di artrite psoriasica, 5 per la spondilite anchilosante, 3 per la sclerosi sistemica e 2 per l’artrite reumatoide.
Anche per questo è importante studiare la storia di queste patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovative. È con questo obiettivo che nel 2020, a Venezia, è nato l’Istituto di Storia della Reumatologia, per volere della Società Italiana di Reumatologia, e con lo stesso scopo oggi portiamo queste conoscenze in giro per l’Italia, quest’anno a Torino. Oggi, infatti, mostrare l’impatto che la propaganda ha avuto sull’individuazione di nuove patologie e sulla ricerca permette di comprenderne l’enorme potenzialità, anche in termini di prevenzione e di corretta interpretazione dei sintomi. Una situazione sulla quale SIR è impegnata in prima linea, perché diagnosi precoce significa migliore qualità di vita”.
“Le malattie reumatologiche causano numerose disabilità, addirittura il 57% dei pazienti dichiara di avere bisogno di aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane – sottolinea Roberto Gerli, Past President SIR –. Le probabilità di svilupparne aumentano se la patologia non viene diagnosticata rapidamente e le terapie non vengono intraprese subito. Questo dimostra l’importanza dell’informazione e della comunicazione, perché maggiore è la conoscenza di sintomi e disturbi, maggiori saranno le diagnosi precoci. La pubblicità in questo contesto ha avuto un ruolo davvero importante”.
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