Rete Oncologica ed Oncoematologica di Ferrara: il punto un anno dopo

Trattamenti oncologici estesi anche alle strutture di primo livello, avvio dei trattamenti più rapido e la certificazione internazionale EUSOMA: ecco i risultati raggiunti dalla rete nel 2024. "Lavorare insieme per vincere il cancro non è uno slogan, bensì un obiettivo comune da perseguire mettendo in campo tutti gli strumenti possibili"
rete oncologica ferrara

La Rete Oncologica ed Oncoematologica della provincia di Ferrara, diretta dal Dott. Mirco Bartolomei attraverso il Dipartimento ad Attività Integrata (DAI) di Oncoematologia, gestisce i percorsi assistenziali. Coordina inoltre la collaborazione tra le diverse strutture coinvolte nella presa in carico dei pazienti. Tale attività viene svolta in stretta sinergia con l’Università di Ferrara, sotto la guida della Prof.ssa Luana Calabrò, Direttrice dell’Unità Operativa di Oncologia Clinica dell’ospedale Sant’Anna.

Rete Oncologica ed Oncoematologica di Ferrara: i risultati raggiunti

Nel corso del 2024, la rete ha registrato importanti progressi grazie al progetto “On-Connect”, volto a estendere i trattamenti oncologici anche alle strutture di primo livello, come Case ed Ospedali di Comunità, e ai domicili dei pazienti. Questo modello ha permesso di integrare nel team di cura anche il Medico di Medicina Generale e l’Infermiere di Famiglia e Comunità. Ciò ha permesso di realiare una presa in carico più vicina alle esigenze dei pazienti.

Tra i risultati, si segnalano una riduzione dei tempi di diagnosi, un avvio più rapido dei trattamenti e un miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Il coinvolgimento attivo delle associazioni di volontariato e del terzo settore ha inoltre rafforzato il supporto ai pazienti.

La rete ha adottato strumenti innovativi, tra cui farmaci avanzati, chirurgia robotica e telemedicina, per migliorare ulteriormente le possibilità di cura. Il centro di Senologia (“Breast Unit”) dell’ospedale Sant’Anna ha ottenuto la certificazione internazionale di EUSOMA (Società Europea degli Specialisti nel Tumore Mammario). Un riconoscimento che testimonia l’elevata qualità delle prestazioni erogate.

“Gli elementi innovativi a disposizione forniscono nuove possibilità di cura per i pazienti. Fondamentale rimane però la centralità del paziente stesso, sia attraverso lo sviluppo di concetti come la prossimità delle cure, sia attraverso il continuo monitoraggio e miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie erogate”, ha messo in evidenza la dott.ssa Monica Calamai, Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi.

Come funziona il coordinamento

Il Coordinamento include rappresentanti delle Aziende Sanitarie ferraresi, dei Medici di Medicina Generale (MMG), del Registro Tumori provinciale, del mondo del volontariato e dei Comitati Consultivi Misti. La rete è parte integrante del sistema oncologico della regione Emilia-Romagna e mira a garantire un accesso tempestivo e uniforme a cure di alta qualità. Questo attraverso un approccio multidisciplinare e integrato che coinvolge ospedali, servizi territoriali e il terzo settore.

L’ospedale di Cona rappresenta l’Hub principale della rete per i trattamenti più complessi, come radioterapia, chirurgia oncologica e terapie mediche integrate. Intorno a questo polo gravitano i nodi territoriali, che includono Distretti Sanitari locali, Centri di Assistenza Territoriale (CTA) e servizi di cure domiciliari. Questo col fine di garantire la presa in carico dei pazienti nei loro luoghi di residenza.

Il Coordinamento è composto da un team multidisciplinare di oncologi, infermieri, psicologi, palliativisti, medici di medicina generale e associazioni di pazienti. La rete offre supporto ai pazienti durante tutte le fasi della malattia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce, fino alle cure palliative, con l’obiettivo di assicurare la migliore qualità di vita possibile.

La visione per il futuro

“Lavorare insieme per vincere il cancro non è uno slogan, bensì un obiettivo comune da perseguire mettendo in campo tutti gli strumenti possibili. Prevenire, diagnosticare tempestivamente e curare la malattia tumorale attraverso tutti gli strumenti scientifici più innovativi a disposizione e, insieme, assistere i pazienti, sostenendoli in ogni momento del loro percorso (non solo sanitario ma anche sociale), è il ruolo della Rete Oncologica” ha concluso la Professoressa Luana Calabrò,

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