La Regione Emilia-Romagna ha ufficialmente ritirato la proposta di autonomia differenziata, avviata nel 2017. Il presidente Michele de Pascale ha fatto l’annuncio durante una seduta dell’Assemblea Legislativa regionale, segnando un cambiamento significativo nella politica regionale.
Il contesto della proposta
Il percorso per l’autonomia differenziata dell’Emilia-Romagna è stato avviato nel 2017. L’obiettivo era ottenere maggiori competenze in alcune materie, nell’ambito del quadro normativo previsto dall’articolo 116 della Costituzione. La proposta mirava a garantire una gestione più efficiente di specifici settori di competenza regionale, attraverso un confronto con il Governo e le altre istituzioni.
Le motivazioni del ritiro
De Pascale ha annunciato il ritiro formale della proposta di autonomia differenziata, sottolineando che tale decisione avviene “in totale trasparenza”, come già indicato durante la campagna elettorale.
“Lavoriamo a un’autonomia diversa, solidale e di prossimità: bisognerebbe cambiare strada verso una riforma condivisa del Titolo Quinto”.
Ha inoltre evidenziato che l’attuale percorso dell’autonomia differenziata “viaggia ormai su un binario morto”, ribadendo la necessità di una riforma costituzionale condivisa che valorizzi le autonomie locali in un quadro di solidarietà nazionale.
Reazioni dal panorama politico
La decisione del presidente Michele de Pascale ha suscitato diverse reazioni nel mondo politico. Tra queste, si è distinta quella del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha definito il ritiro della proposta “una scelta dal grande valore simbolico” e ha affermato che essa genera “un senso di profonda riconoscenza nella maggior parte degli italiani, non solo dei meridionali”.
Emiliano ha inoltre espresso una critica nei confronti del disegno di autonomia differenziata promosso dal ministro Calderoli, sostenendo che esso mirerebbe a ‘consentire a chi ha più risorse e opportunità di ritagliarsi una strada in solitaria verso il progresso sociale ed economico’, spezzando i legami di solidarietà tra le Regioni.
Verso una nuova riforma del Titolo V
Con il ritiro della proposta, l’Emilia-Romagna si pone ora l’obiettivo di promuovere una riforma del Titolo V della Costituzione che valorizzi le autonomie locali in un quadro di solidarietà nazionale. De Pascale ha sottolineato l’importanza di un’autonomia “solidale e di prossimità”, ribadendo la necessità di un percorso condiviso che coinvolga tutte le regioni italiane.