A giugno 2024, le risorse del PNRR assegnate per gli asili nido in Basilicata ammontano a circa 65 milioni di euro, distribuite su 74 interventi totali: 50 realizzati in provincia di Potenza e 24 in provincia di Matera.
Questi dati sono presenti all’interno del report realizzato da Save The Children e Svimez sull’impatto degli investimenti complessivi del PNRR e del nuovo Piano Nidi, promosso nell’aprile di quest’anno dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e contenuti nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) intitolato “Un due tre… stella. I primi anni di vita”, che verrà presentato il 19 novembre a Roma.
Grazie a questi finanziamenti, si stima che entro il 2026 la media nazionale dei posti disponibili per i bambini tra 0 e 2 anni raggiungerà il 41,3%, avvicinandosi all’obiettivo europeo del 45% per il 2030. Secondo il report, sette regioni si avvicineranno a livelli di copertura compresi tra il 38% e il 45%. L’investimento previsto contribuirà ad aumentare la copertura nazionale di oltre dieci punti percentuali.
La Basilicata ha raggiunto il 43,4% di copertura, un notevole incremento rispetto al 22,4% del 2021.
PNRR, asili nido e screening neonatali
Cosimo Latronico, Assessore regionale con delega alla Salute, alle Politiche per la Persona e al PNRR della Regione Basilicata, ha così commentato il report:
“Accolgo positivamente gli esiti dell’analisi condotta da Save the Children insieme a Svimez sull’impatto degli investimenti complessivi del PNRR e le previsioni future del Piano Asili Nido in Basilicata. Una chiara dimostrazione della capacità che stiamo dimostrando nel riuscire a captare le opportunità offerte dal Piano e nel saper coniugare le risorse con i bisogni espressi dal territorio”.
L’Assessore ha poi continuato:
“Bene anche i riferimenti agli screening neonatali e ai percorsi sperimentali di ampliamento nell’offerta di cura che ci annoverano tra le Regioni proattive a livello nazionale e ci spronano a intensificare gli interventi. Dobbiamo agire sulle terapie intensive pediatriche e ridurre drasticamente la percentuale del 30,8% registrata nell’emigrazione sanitaria per i pazienti pediatrici, arricchendo l’offerta e potenziando i servizi; in questo senso, il PNRR si rivela ancora una volta un valido alleato, soprattutto per la programmazione a medio e lungo termine”.