L’8 novembre si è tenuto a Roma il corso di aggiornamento professionale per giornalisti dal titolo “L’infermiere, valore e realtà di una professione indispensabile”. L’incontro, organizzato dalla FNOPI, la Federazione Nazionale e Ordini Professioni Infermieristiche, si è concentrato sul ruolo dell’infermiere nel Ssn di oggi e quelle che potrebbero essere le prospettive per il domani. Ma non solo, la Federazione ha messo al centro la comunicazione come strumento di cambiamento per favorire un nuovo approccio culturale da parte dei media nei confronti del settore sanitario, e in particolar modo, della figura apicale dell’infermiere.
Il contesto odierno
In un contesto sanitario sempre più carico di incertezze, l’assistenza infermieristica rappresenta una delle maggiori sfide per il futuro. Oggi, la professione infermieristica conta una crescente componente sociosanitaria. In Italia ci sono 456.224 mila infermieri e 9.121 mila infermieri pediatrici, molte più donne che uomini e di un’età sempre più avanzata, l’aumento di queste cifre rappresenta uno degli obiettivi principali non solo della Federazione, ma dell’intera categoria. Si parla di veri e propri fenomeni di carenza infermieristica, le ragioni sono tante, si comincia dalla mancata sostituzione dei professionisti andati progressivamente in pensione, si stima che nei prossimi dieci anni usciranno dall’attività circa 140.000 mila infermieri sia dal pubblico che dal privato, e a questi bisognerà aggiungere coloro che decideranno per il pensionamento anticipato, per un trasferimento o un ricollocamento nel mondo del lavoro.
I giovani
Una delle questioni più urgenti sono certamente le giovani generazioni e il fare in modo che essi non dimentichino la professionale infermieristica, che oggi per ceti versi, non è più attrattiva per molti. I giovani scelgono di abbandonare i percorsi tradizionali di carriera preferendo nuovi modelli di business alla ricerca di una vita lavorativa tranquilla, senza eccessivi sacrifici. Molti vedono nel lavoro dell’infermiere uno sforzo che di rado viene ripagato, tanto dal punto di vista umano tanto da quello economico. Oggi un giovane infermiere prenderebbe in media lo stesso stipendio di un infermiere con anni di esperienze alle spalle alla fine della sua carriera, un circolo dunque destinato a ripetersi se non si decide di modificare la struttura dell’organizzazione del lavoro infermieristico.
Il territorio
Un’altra criticità si ritrova al livello territoriale dove l’infermiere gioca un ruolo fondamentale al livello assistenziale, è l’attore centrale per la costruzione e il rafforzamento dell’assistenza territoriale e della presa in carico del paziente. Si tratta di una dimensione nuova, in cui la professione infermieristica è sempre più impegnata, ricoprendo nuovi ruoli, affermando come punto di riferimento in una sanità anche sempre più multiprofessionale.
La retorica dell’infermiere
Per ultimo la visione e gli stereotipi che ancora oggi avvolgono la figura dell’infermiere, una falsa retorica proveniente spesso dalla tv e dai media e che proprio con queste stesse armi viene combattuta. In questa battaglia la chiave è la comunicazione, lo ho ricordato Barbara Mangiacavalli Presidente FNOPI: “Siamo la seconda Federazione più grande in Italia dopo quella dei medici, e abbiamo il dovere di continuare a crescere e recuperare con tutti i mezzi a disposizione lì dove siamo in difficoltà. In questo senso la comunicazione è fondamentale per creare una nuova narrazione che avvicini sempre più giovani ad una professione così importante per la salute e il benessere delle persone”.
