Tre le novità nella tecnologia robotica a disposizione dell’Unità operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale Ca’Foncello di Treviso: lo Smart Gravity 3D, il Digital Wall e lo Homing. Si tratta di macchinari in grado di assicurare una migliore presa in carico dei pazienti, specie per quelli clinicamente più complessi, oltre che una riabilitazione più sicura, innovativa e personalizzata.
Le nuove tecnologie
Lo Smart Gravity 3D è un sistema intelligente di sospensione corporea attiva, che consente ai pazienti con limitazioni motorie – anche gravi – di avviare precocemente la riabilitazione, di camminare in sicurezza e di eseguire esercizi complessi, favorendo il lavoro sul controllo posturale. Questa tecnologia permetti di estendere in sicurezza la gamma degli esercizi eseguibili, con i pazienti che possono affrontare movimenti ritenuti più complessi o intensi, spesso posticipati per il timore di cadute.
Il Digital Wall è una parete digitale interattiva e sensorizzata che guida il paziente in esercizi motori e cognitivi con feedback visivo, 3D e in tempo reale. L’obiettivo è quello di favorire il recupero dell’equilibrio, della reattività e della coordinazione, rafforzando la partecipazione attiva e la motivazione del paziente.
La tecnologia Homing è destinata alla tele-riabilitazione domiciliare. Consente al paziente di eseguire esercizi da remoto, ma sotto stretta osservazione del terapista. I primi dati mostrano come la risposta a tale forma di medicina sia positiva, con i pazienti che riescono a gestire al meglio le attività e il coordinamento con il medico.
I destinatari della tecnologia robotica di Treviso
Queste tecnologie si rivolgono principalmente ai pazienti impegnati nei percorsi riabilitativi che presentano patologie neurologiche, problematiche legate a decorsi clinici prolungati o fragilità motorie complesse. Tra i benefici, vi è sicuramente un incremento della sicurezza per pazienti e operatori, oltre che un monitoraggio continuo dei progressi e un avvio precoce della riabilitazione, anche in quadri clinici ritenuti critici.
L’utilizzo di queste tecnologie robotiche nella cura dei pazienti più fragili ha richiesto un importante lavoro di formazione e riorganizzazione dell’equipe medica. «Integrare strumenti come Smart Gravity o Digital Wall richiede non solo competenze tecniche, ma anche una ridefinizione profonda dei processi assistenziali, con necessità di formazione, adattamento operativo e costruzione graduale della cultura tecnologica all’interno del team di lavoro – ha spiegato il Dott. Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Ospedale Ca’Foncello – Tuttavia, l’intervento umano non viene sostituito, ma accompagnato e potenziato, permettendo ai pazienti di recuperare fiducia, autonomia e qualità della vita in tempi più rapidi».
Dati preliminari sull’efficacia
I primi riscontri clinici preliminari, ottenuti su tre pazienti trattati con Smart Gravity 3D e Digital Wall, mostrano un significativo miglioramento nella sicurezza del movimento, nella qualità del cammino e nell’autonomia funzionale, con un maggiore coinvolgimento motivazionale. Anche l’impiego di Homing ha mostrato buoni risultati, mettendo in evidenzia una buona capacità di autogestione nei pazienti e un efficace coordinamento a distanza con il terapista, suggerendo, così, un impatto favorevole della riabilitazione domiciliare anche per i casi più complessi.