Stile di vita e ambiente contano più dei geni nell’invecchiamento in salute

Uno studio pionieristico dell’Oxford Population Health mostra che i fattori ambientali e di stile di vita, come fumo, attività fisica e condizioni socioeconomiche, influenzano più dei geni la salute durante l'invecchiamento, aprendo la strada a nuove strategie di prevenzione.
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Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Oxford Population Health ha rivelato che i fattori ambientali, tra cui lo stile di vita e le condizioni socioeconomiche, hanno un impatto maggiore sulla salute e sull’invecchiamento rispetto ai geni. I risultati, pubblicati su Nature Medicine, pongono l’accento sull’importanza di modificare determinati comportamenti per ridurre i rischi di malattie legate all’età e migliorare la qualità della vita.

I fattori che influenzano la salute: oltre i geni

L’analisi dei dati provenienti da quasi mezzo milione di partecipanti alla UK Biobank ha evidenziato che i fattori ambientali spiegano il 17% della variazione del rischio di morte, rispetto a meno del 2% attribuibile alla genetica. Tra i fattori ambientali, quelli che maggiormente influenzano la mortalità e l’invecchiamento biologico includono il fumo, l’attività fisica, lo status socioeconomico e le condizioni di vita. Lo studio ha identificato 25 fattori indipendenti che contribuiscono a questo rischio, con il fumo che risulta associato a ben 21 malattie e l’attività fisica legata a 17 patologie. 

La novità e i limiti dello studio

Si tratto di uno studio di grande importanza, ma tutt’altro che conclusivo per ammissione stessa degli autori. Ma le evidenze raccolte, pur basate su un numero di fattori circoscritto, sono inequivocabili.

Lo studio apre la finestra sul futuro della prevenzione perché quantifica in maniera oggettiva l’impatto di alcuni fattori che aumentano o meno la probabilità di ammalarsi invecchiando. 

Tra le novità dell’approccio l’aver dato valore anche ai comportamenti positivi che, integrati, possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie legate all’invecchiamento. Malattie che pesano per circa il 90% sui servizi sanitari. 

L’esposizione precoce e l’influenza sul futuro della salute

“Abbiamo identificato 25 esposizioni chiave che influenzano in modo indipendente la mortalità prematura e molte malattie legate all’età – ha detto il Dott. Austin Argentieri, autore principale dello studio presso l’Oxford Population Health e ricercatore presso il Massachusetts General Hospital –. Alcune delle più importanti di queste esposizioni includono il fumo, le condizioni socioeconomiche, l’attività fisica, il sonno e se la madre fosse fumatrice intorno al periodo della tua nascita”.

L’effetto combinato di queste molteplici esposizioni nel corso della vita è denominato exposome.

L’analisi ha anche dimostrato che le esposizioni precoci nella vita, come il peso corporeo a 10 anni e il fumo materno durante la gravidanza, hanno un impatto significativo sulla salute e sul rischio di morte prematura, anche a distanza di 30-80 anni. 

L’approccio exposome

Lo studio ha utilizzato un’innovativa misura di invecchiamento, chiamata “clessidra dell’invecchiamento”, che monitora la velocità di invecchiamento biologico.

“È importante sottolineare che, confrontando l’effetto dell’exposome con quello della genetica nello spiegare il rischio futuro di mortalità di una persona – continua il Dott. Argentieri – l’exposome contribuisce significativamente a spiegare il rischio di mortalità, mentre la genetica spiega molto poco. Questo ci dice che l’ambiente è un motore principale nel modellare il rischio di invecchiamento e mortalità, indipendentemente dalla composizione genetica di una persona”.

Fattori socioeconomici e salute

Altri fattori, come il reddito, la proprietà della casa e lo stato occupazionale, sono stati identificati come determinanti cruciali per la salute. In particolare, il livello socioeconomico ha un forte impatto sulla probabilità di sviluppare malattie croniche, come quelle cardiovascolari. Questo sottolinea l’importanza di politiche pubbliche che migliorino le condizioni socioeconomiche per ridurre le disuguaglianze sanitarie. 

Conclusioni e prospettive future

“Questa ricerca dovrebbe darci speranza, mostrando che l’invecchiamento non è completamente determinato dai nostri geni, ma è in gran parte plasmato dai nostri ambienti – conclude il Dottore –. Ciò significa che abbiamo il potere di prendere in mano la nostra salute preventivamente, sia cambiando i nostri comportamenti che modificando i nostri ambienti attraverso interventi politici. 

In definitiva, questo significa che investire nella comprensione dei nostri ambienti e di come ci influenzano, e imparare come modificarli, avrà un impatto molto potente sul miglioramento della salute per tutti noi”.

Fonte: Lifestyle and environmental factors affect health and ageing more than our genes

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