Le cure palliative per migliorare la vita dei pazienti oncologici

Telemedicina, nuovi indicatori di efficacia e un percorso integrato ospedale-territorio: il modello dell’Asl Toscana Sud Est per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici avanzati
cure palliative

Gestione della malattia oncologica avanzata: l’Azienda USL Toscana Sud Est ha ricevuto un riconoscimento al XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP). Dal 21 al 23 novembre, Riccione ha ospitato i principali esperti del settore, e l’esperienza dell’azienda toscana si è distinta come esempio di buona pratica nel panorama sanitario nazionale.

L’iniziativa si basa su un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) che integra le cure palliative precoci nella gestione della malattia oncologica avanzata. Il progetto mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, adottando strumenti innovativi come indicatori avanzati per valutare con maggiore precisione l’efficacia degli interventi. Centrale è l’uso della telemedicina, che garantisce continuità assistenziale e personalizzazione delle cure, rafforzando il legame tra ospedale e territorio grazie al coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale.

L’adozione di questo approccio multidisciplinare si traduce non solo in un miglioramento del benessere degli assistiti, ma anche in un utilizzo più razionale delle risorse sanitarie. In un contesto di crescente complessità, l’ottimizzazione dei percorsi di cura diventa cruciale per rispondere alle sfide della sanità moderna.

La selezione del progetto per il Congresso SICP non è solo un riconoscimento tecnico, ma anche una conferma del suo potenziale come modello replicabile in altri contesti regionali e nazionali.

La valorizzazione di questo lavoro – spiegano Assunta De Luca, direttrice sanitaria dell’Asl Tse, e Anna Beltrano, direttrice del dipartimento territoriale – testimonia il valore dell’innovazione nei percorsi di cura e rappresenta per noi un ulteriore stimolo a continuare su questa strada.”

Il progetto dell’Asl Toscana Sud Est non è uno spunto per ripensare l’organizzazione sanitaria. La combinazione di tecnologia, centralità del paziente e integrazione tra ospedale e territorio offre una visione concreta per una sanità più sostenibile e umana.

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