Perché non si semplifica in Sanità?

La burocrazia è il vero nemico della Sanità in Italia: costa, spreca, aumenta le liste di attesa, peggiora gli outcome clinici. “La favola della digitalizzazione racconta che la tecnologia ridurrà la burocrazia ma è vero il contrario: la semplificazione è condizione preliminare della digitalità”.
semplificare

Chi deve semplificare, quindi, e come? In vista del suo coordinamento a Wefair, la fiera del fare Sanità, una discussione con Donato Limone che dice: “Se non interveniamo sui modelli organizzativi e l’assesment dei processi, continueremo ad avere una Sanità basata sul modello del pronto soccorso”. 

L’aspettativa generale è che la digitalizzazione e l’introduzione delle tecnologie permetteranno di risolvere finalmente il problema della burocrazia sanitaria. “Ma è una favola. È vero il contrario: solo semplificando la burocrazia sanitaria possiamo sperare di attuare un processo di digitalizzazione coronato da successo. Finora non è avvenuto. Abbiamo continuato a comprare applicativi e tecnologie ma non abbiamo semplificato i processi organizzativi nei quali sono inseriti, con il risultato di creare un ibrido pericoloso: una sanità che funziona a metà con la carta e metà con processi e percorsi digitali diversi da territorio a territorio”. 

Donato Limone è uno dei massimi esperti italiani di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e “da trent’anni” fa della semplificazione burocratica la sua missione. 

“La burocrazia è il principale nemico della sanità pubblica: abbiamo dati ridondanti, processi ridondanti, standard diversi da ASL a ASL. Questa confusione crea inefficacia e inefficienza: spreca risorse, toglie tempo di cura, peggiora l’aderenza al percorso terapeutico (e quindi gli outcome clinici), favorisce gli eventi avversi, intrappola i cittadini in liste di attesa sempre più lunghe. Da trent’anni aspettiamo l’applicazione della legge 241 e del codice dell’amministrazione digitale il cui mancato rispetto è una carenza oggettiva da parte dei decisori pubblici”. 

Perché non si semplifica in sanità? 

“La cosa principale da dire è che la complessità burocratica non è un prodotto normativo, ma un prodotto della prassi.  Sono le organizzazioni sanitarie stesse a crearla, ma non ci sono ostacoli di legge significativi. Anzi, abbiamo gli strumenti normativi e i regolamenti per semplificare. Ci deve essere una volontà da parte dei decisori e un’azione da parte delle dirigenze, ma una cosa è certa: se non interveniamo sui modelli organizzativi e sull’assessment dei processi, continueremo ad avere una sanità basata sul modello del pronto soccorso”. 

Come semplificare in sanità? 

“Il fatto fondamentale è il concentrarsi sul metodo, non sulla tecnologia. Esistono infinite liste di processi in ogni ASL: quelli vanno rivisti, semplificati e, ovunque possibile, uniformati tra ASL e ASL. Dobbiamo superare completamente la carta e adottare pienamente il Fascicolo Sanitario Elettronico FSE.  A questo proposito ricordo che esiste già l’importantissimo regolamento Eidas* che permette, in un sistema semplificato ovviamente, di collegare in maniera certa, facile e sicura l’identità digitale di una persona ai servizi sanitari: questo significa che già ora possiamo aspirare ad accedere ad esami e prestazioni senza l’intermediazione di carte, certificati e simili. Ma è evidente che finora i CUP sono stati ignorati nei pur limitati tentativi di semplificazione: un’altra carenza che non è più sostenibile.  

In definitiva: abbiamo gli strumenti per una sanità liberata dalle pastoie di una burocrazia inutile e ripetitiva che sta affossando l’intero sistema; la volontà di semplificare determinerà molte cose nel futuro del nostro sistema di Salute”. 

 *Il Regolamento eIDAS fornisce una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea. (Agid

Per saperne di più

Donato Limone è Presidente del Comitato consultivo che affianca il Sottosegretario di Stato con delega all’innovazione e alla trasformazione digitale ed uno dei massimi esperti di digitalizzazione nella PA; già professore ordinario di informatica giuridica e professore anche di Diritto dell’amministrazione digitale e Scienza dell’amministrazione digitale, ha insegnato nelle Università di Camerino, Luiss, Salento, Federico II Napoli, Sapienza, Unitelma Sapienza; è fondatore e direttore della “Rivista elettronica di diritto, economia, management”. 

Giovedì 7 novembre 2024, dalle 10:00 alle 12:00 a Welfair, fiera del fare Sanità Fiera di Roma Donato Limone coordinerà il tavolo: 

LA SEMPLIFICAZIONE IN SANITÀ: IL NEMICO OCCULTO È L’ECCESSO DI BUROCRAZIA 

Con il patrocinio di Agenas e Istituto Superiore di Sanità  

E la partecipazione di: 

  • Angelo Testa Presidente nazionale Snami 
  • Giovanni Manca, Vicepresidente ANORC 
  • Americo Cicchetti, Direttore Generale della Programmazione del Ministero della Salute 
  • Enzo Chilelli, Presidente Comitato Esperti Fare Sanità 
  • Antonio Chiacchio, Consigliere SUMAI 
  • Lorena Martini, Direttore UOC Formazione Ecm Agenas 
  • Maurizio Zega Presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Roma 

Vuoi contribuire alla discussione?

Cosa ne pensi di questo tema? Quali sono le tue esperienze in materia? Come possono divenire spunto di miglioramento? Scrivi qui ed entra a far parte di Fare Sanità: una comunità libera di esperti ed esperte che mettono assieme le loro idee per portare le cure universali nel futuro.  

Il 5-6-7 novembre 2024 questo e molti altri temi importanti per il futuro della sanità saranno al centro di Welfair, la fiera del fare sanità a Fiera di Roma che riunisce gli esperti e le esperte di governance dell’intera filiera sanitaria. www.romawelfair.it/il-programma-2024/ 

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