L’appello a chi ne è vittima: ”Partecipate al questionario”
Da anni, il centro antiviolenza milanese Ankyra si impegna nel supporto alle vittime di violenza, sia essa violenza subita dalle donne per mano degli uomini che inflitta dalle donne agli uomini. Per quanto riguarda la seconda è emersa, nel corso del tempo, una carenza di dati. Per colmare questa lacuna, Ankyra ha avviato una nuova e ambiziosa indagine che mira a esplorare il fenomeno.
Sara Pezzuolo, psicologa giuridica, psicodiagnosta forense ed esperta in scienze criminologiche, fa parte del team di ricerca scientifica di Ankyra ed è una delle principali ricercatrici di questo studio.
La ricerca del 2012
“I dati sulla violenza sugli uomini non sono definitivi, poiché c’è un grande numero oscuro. Quello che vediamo è solo la punta dell’iceberg. Già nel 2012, con una ricerca pubblicata sulla Rivista di Vittimologia Criminologia e Sicurezza su mille soggetti di sesso maschile, avevamo cercato di fare delle proiezioni. Ma si percepiva che il fenomeno rimaneva nascosto.
I dati ISTAT si concentrano solo sulle donne vittime di violenza, ma sappiamo bene che spesso gli uomini non denunciano, anche per vergogna. La carenza di dati influisce negativamente sulla pianificazione degli interventi istituzionali.”
Il nuovo questionario di Ankyra
“Ankyra si occupa di violenza in generale, senza distinzioni di genere, perché la violenza è violenza a prescindere dal genere di appartenenza. Abbiamo deciso di ricalibrare il nostro questionario destinato agli uomini, che segue il modello ISTAT, ma con l’inserimento di nuove forme di violenza, come il ghosting e il revenge porn, molto più diffusi in questi tempi.”
I nuovol questionario, strutturato su 50 item, segue le linee guida ISTAT per la violenza maschile sulle donne e le estende alla violenza contro gli uomini. Le domande riguardano vari tipi di violenza, da quella fisica a quella psicologica, sessuale ed economica, includendo anche i reati legati al mondo digitale.
“Nel 2012, durante la nostra prima indagine, abbiamo visto che la violenza psicologica e lo stalking erano presenti anche nei casi in cui gli uomini erano vittime. Ma il problema è che questi casi non venivano spesso riconosciuti, né tanto meno seguiti dai media. Il questionario di Ankyra raccoglie dati su violenza fisica, sessuale, psicologica e atti persecutori, proprio per proseguire quel tragitto delineato nella prima ricerca”.

I dati finora
Ad oggi il questionario ha registrato oltre 3000 accessi, con più di 2000 risposte complete a solo venti giorni dalla messa on-line. Sebbene il risultato sia già significativo, la dott.ssa Pezzuolo invita a completare l’indagine: “Abbiamo bisogno di un campione più ampio e diversificato. Per esempio, abbiamo riscontrato una bassa partecipazione tra i giovani, ossia dai 18 anni in su, e nella fascia d’età tra i 50 e i 60 anni, e scarsi sono stati, finora, i riscontri dalle regioni del Sud e dalle isole.”
L’obiettivo primario della ricerca è sensibilizzare il pubblico, affinché si parli di violenza in modo completo, senza pregiudizi di genere.
Anche le denunce false sono una violenza sugli uomini
“Le denunce false, che arrivano agli uomini per presunti abusi, come nel caso delle separazioni conflittuali, sono forme di violenza che vanno indagate con la stessa serietà con cui trattiamo le denunce di violenza contro le donne.”
Il cambiamento culturale
“Quello che ci ha sorpreso nel 2012, e che ci sorprende ancora oggi, è che, nonostante esistano studi internazionali sulla violenza contro gli uomini, in Italia questo fenomeno viene trattato con molto scetticismo e resistenza. C’è ancora un pregiudizio culturale da superare, e la nostra ricerca vuole contribuire a modificare questa visione. L’obiettivo finale non è solo fare luce su un fenomeno poco studiato, ma anche portare maggiore consapevolezza sociale e ottenere maggiori risorse per proteggere tutte le vittime di violenza.”
L’invito a partecipare all’indagine resta aperto: ogni contributo è fondamentale per costruire una visione completa e approfondita di questo problema, ancora troppo sottovalutato nella nostra società.
Qui il link della ricerca.
Ogni fenomeno deve essere studiato

“La scienza ha il compito e il dovere di indagare in tutte le direzioni e segnatamente in quegli ambiti poco frequentati e sconosciuti. La violenza di genere ha una natura così complessa che necessita di studi in ogni direzione – ha aggiunto il Prof. Pasquale Giuseppe Macrì -. L’indagine che stiamo portando a compimento, in seconda fase sperimentale, intende verificare la tipologia e le modalità di violenza delle donne sugli uomini e non ha alcuna valenza riduzionistica nei confronti del più massivo contrario fenomeno ovvero quella della violenza degli uomini sulle donne.
Occorre, invece, analizzare ogni dinamica delle relazioni violente tra i sessi onde valutare, analizzare e prevenire. Nella scienza non deve esistere il politicamente corretto e politicamente scorretto. Ogni fenomeno esiste per essere studiato e ponderato al fine di valutarne i determinanti causali e di prevenirne la diffusione laddove, come sicuramente in questo caso, esso presenti gravi rischi di disordine sociale”.
Per saperne di più
In greco la parola Ankyra significa àncora. Il centro antiviolenza milanese “Ankyra” offre sostegno ed assistenza a vittime di violenza domestica (intimate partner violence) maschile e femminile. Il progetto nasce dalla convinzione che la violenza sia un costrutto ampio e complesso che non prevede distinzione in ordine al sesso. Secondo l’associazione, l’esplicito dovere di una Società civile deve essere prevenire e condannare la violenza a prescindere dal genere di autori e vittime.