Il vino, consumato con moderazione, è stato storicamente considerato un alimento in grado di promuovere la salute e, in alcuni contesti, associato alla longevità. La sua presenza nelle diete tradizionali, in particolare quelle mediterranee, ha stimolato un ampio dibattito scientifico sui suoi potenziali benefici.
Tuttavia, per comprendere appieno il ruolo del vino nella promozione della salute e della longevità, è importante analizzare i suoi componenti chiave, il contesto culturale e il consumo moderato come fattori fondamentali. Il vino, specialmente il vino rosso, è ricco di polifenoli, tra cui il resveratrolo, un potente antiossidante che si trova nella buccia dell’uva. Una delle scoperte più interessanti legate al resveratrolo riguarda la sua capacità di attivare una classe di enzimi chiamati sirtuine. Questi enzimi regolano una serie di processi biologici, inclusa la risposta allo stress, la riparazione del DNA e il metabolismo energetico.
La più nota tra queste, SIRT1, è associata alla regolazione della longevità e alla protezione contro l’invecchiamento cellulare. Studi sugli animali hanno dimostrato che l’attivazione delle sirtuine attraverso il resveratrolo può mimare gli effetti della restrizione calorica, una delle poche strategie conosciute per estendere la durata della vita in vari organismi. Il vino rosso è una delle principali fonti alimentari di resveratrolo, ma è importante sottolineare che le concentrazioni di questo polifenolo nel vino possono variare notevolmente a seconda del tipo di uva, del processo di fermentazione e delle condizioni di coltivazione.
Il vino contiene, comunque, numerose altre sostanze polifenoliche che hanno mostrato proprietà che possono contribuire a controllare lo stress ossidativo e l’infiammazione, due fattori implicati nella patogenesi di molte malattie croniche legate all’invecchiamento, quali le malattie cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore. Oltre ai benefici fisiologici, il vino ha un ruolo culturale e sociale che potrebbe influire indirettamente sulla salute e sulla longevità. Nelle culture mediterranee, il vino è spesso consumato in un contesto di convivialità̀ e socialità̀, promuovendo legami sociali forti e riducendo lo stress.
Questo senso di appartenenza e connessione con gli altri è un fattore chiave nelle comunità̀ longeve, dove la socializzazione ha dimostrato di avere effetti positivi sul benessere psicologico e fisico. Sembra che gli antichi filosofi greci bevessero del vino diluito in acqua di mare, prima di iniziare i loro simposi. La chiave del legame tra vino e longevità risiede, comunque, nel consumo moderato. Il termine “moderazione” è cruciale: generalmente, si intende una quantità̀ di circa uno o due bicchieri al giorno per gli uomini e un bicchiere al giorno per le donne, accompagnati da un’alimentazione sana ed equilibrata.
Questo consumo moderato, insieme ad altri fattori come l’attività fisica regolare, il supporto sociale e un ritmo di vita equilibrato, contribuisce a creare uno stile di vita che può favorire la longevità. Una curiosità: molti dei longevi appartenenti alle cosiddette ZONE BLUE (Nicoya, Costa Rica; Loma Linda, California; Martinica, Dipartimento Oltremare della Francia; Sardegna, Italia; Icaria, Grecia, Okinawa, Giappone) consumano un calice di vino rosso al giorno, non da soli, ma in compagnia!
Nel corso della tavola rotonda, il professore Iorio presenterà i risultati delle sue ricerche sul potere antiossidante di alcuni campioni di PINOT NERO, prodotti dall’Azienda Vinicola Torti “L’ELEGANZA DEL VINO” (di Montecalvo Versiggia, Pavia), rappresentata dalla dottoressa Patrizia Torti. Secondo i primi dati, i campioni di PINOT NERO esaminati hanno mostrato una capacità antiossidante totale (in termini di capacità ferro-riducente, usando l’acido ascorbico come standard) significativamente superiore a quella del plasma umano; tale elevata capacità sembra riconducibile all’elevato titolo in polifenoli. Incoraggianti i dati delle ultime analisi relative all’annata 2023 eseguite presso i laboratori del professore Luigi Milella. Per l’occasione, al termine dell’incontro i partecipanti saranno invitati alla degustazione di un campione di PINOT NOIR “ROME WELFAIR-LIMITED EDITION” contrassegnato da uno specifico bollino di qualità, il primo al mondo del suo genere (NATURAL SOURCE OF RESVERATROL-LABORY TESTED).
Intervengono:
Luigi Cuozzo, Ingegnere
Nicola Di Noia, Direttore Generale UNAPROL
Eugenio Luigi Iorio, Medico Chirurgo, Specialista in Biochimica e Chimica Clinica Dottore di Ricerca in Scienze Biochimiche. Presidente dell’Osservatorio internazionale dello Stress Ossidativo e dell’Università Popolare Medicina degli Stili di Vita – Lifestyle Medicine. Docente di Scienze della Salute presso l’Università Federale di Uberlândia (Stato di Minas Gerais, Brasile), e Academic Advisor del Tokyo Redox Center (Tokyo, Giappone)
Luigi Milella, PhD Professore Associato di Biologia Farmaceutica, Dipartimento di Scienze, MSc in Farmacia. Università della Basilicata (Italia)
Giovanni Scapagnini, Medico chirurgo, Dottore di Ricerca in Neurobiologia, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica, Scienze tecniche dietetiche applicate, Dipartimento di Medicina e Scienze per la Salute Università degli Studi del Molise, Campobasso. Già Assistant Professor presso il Blanchette Rockefeller Neurosciences Institute, Rockville, e presso l’Istituto di Scienze Neurologiche, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha anche lavorato come Visiting Scientist presso il NINDS, National Institute of Health, Bethesda, MD, e presso il Northwick Park Institute for Medical Research, Harrow, UK
L’evento si terrà il prossimo 6 Novembre, dalle 16:30 alle 18:30 presso Fiera di Roma.
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