Stati Generali delle Malattie Oculari: il futuro della salute visiva

In Italia, circa 5 milioni di persone convivono con malattie ottico-retiniche, un dato preoccupante destinato a crescere a causa dell'invecchiamento della popolazione.
stati generali delle malattie oculari

Il 26 novembre 2024 si sono svolti a Roma gli Stati Generali delle Malattie Oculari. L’evento è stato promosso dall’Intergruppo Parlamentare sulla Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi e dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief, in collaborazione con le principali società scientifiche, comn IAPB Italia ETS e con e le associazioni di pazienti e advocacy. L’evento ha riunito un ampio panel di esperti.

L’obiettivo principale è stato quello di individuare soluzioni concrete per migliorare la qualità di vita delle persone colpite da patologie ottico-retiniche, un fenomeno in crescita esponenziale dovuto ai cambiamenti demografici.

“Le malattie che colpiscono l’occhio – ha spiegato il professor Massimo Nicolò, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Intergruppo parlamentare – iniziano tra i 55 e i 60 anni e vanno avanti per molti anni. Se le malattie degli occhi non vengono individuate e curate subito e bene, la qualità di vita dei pazienti si deteriora. Vanno allora attuate da subito politiche di prevenzione secondaria, come lo screening per la retinopatia diabetica.

Nel caso delle maculopatie degenerative, invece, si deve fare ricorso a farmaci al passo con i tempi. Va infine rivista – aggiunge Nicolò – la parte della formazione. Tutte le politiche oggi mettono in secondo piano il mondo universitario e semplificano sulla figura dell’oculista e il suo operare.”

Previsioni per il futuro delle Malattie Oculari

Le previsioni indicano un significativo aumento delle malattie oculari entro il 2030. I casi di degenerazione maculare legata all’età passeranno da 195,6 a 243,3 milioni, mentre quelli di glaucoma da 76 a 95,4 milioni. Anche la presbiopia è destinata a crescere, passando da 1,8 miliardi di casi nel 2015 a 2,1 miliardi nel 2030. Milioni di persone, inoltre, convivono con retinopatia diabetica senza saperlo, spesso ignari persino di essere diabetici. In questo scenario, la prevenzione si rivela fondamentale, ancor prima della cura.

Durante l’evento, sono emersi anche temi fondamentali per il futuro del settore. In particolare, la necessità di riorganizzare e potenziare i livelli di assistenza, investire in screening e prevenzione e superare le disomogeneità nell’accesso alle cure tra le diverse Regioni.

Temi Cruciali per il futuro delle Malattie Oculari

Tra le questioni affrontate durante gli Stati Generali delle Malattie Oculari spiccano la necessità di formare nuovi specialisti, ridurre le liste d’attesa, implementare soluzioni tecnologiche avanzate e migliorare la gestione del welfare sociale legato alla salute visiva.

Tra gli interventi registrati, quelli del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e dei co-Presidenti dell’Intergruppo, il senatore Giovanni Satta e l’onorevole Matteo Rosso, hanno sottolineato l’urgenza di politiche concrete per affrontare le crescenti sfide legate alle malattie oculari.

Interventi significativi sono arrivati anche dal presidente di Iapb Italia e dell’Unione Italiana Ciechi, Mario Barbuto, e da Maria Cristina Cantù, prima firmataria del Disegno di Legge 483, un provvedimento volto a proteggere chi soffre di patologie oculari cronico-degenerative.

“La vista è un bene preziosissimo, da tutelare con grande attenzione nella società odierna, considerata la progressiva crescita dell’età media e delle aspettative di vita a livello globale, che sta determinando un significativo incremento del numero di persone affette da patologie oculari”, ha sottolineato Mario Barbuto, Presidente della Fondazione Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia ETS e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti -.Ha poi aggiunto: “Gli Stati Generali hanno messo in luce dati e tematiche che meritano una profonda riflessione: entro il 2030, secondo il rapporto annuale delle Nazioni Unite del 2024, gli ultrasessantenni nel mondo passeranno dai 971 milioni del 2017 a 1,4 miliardi, mentre gli ultraottantenni aumenteranno da 137 milioni a 208 milioni. Questi cambiamenti demografici stanno già determinando un’esplosione dei problemi visivi”.

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