Una visione integrata tra il sociale e il sanitario
In Italia, la connessione tra l’aspetto socio-sanitario e quello umano stia diventando sempre più significativa. “In un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove fragilità e vulnerabilità sono in aumento, è fondamentale riflettere sulle dimensioni valoriali che dovrebbero guidare il nostro approccio alla cura”, ha dichiarato Angela Basile. “La relazione che deve accadere nel mondo della sanità e nel welfare sociale non può prescindere dalla dimensione umana”, ha aggiunto.
La cooperativa Nuova Sair, nata intorno al 1991 da un gruppo di professionisti sanitari, ha come motore ideale l’idea di “prendersi cura” delle persone, partendo da un’attenzione particolare a quelle che, all’epoca della sua fondazione, erano considerate “scartati dalla società”, come le persone affette da AIDS. La cooperativa, con oltre 5.600 operatori e soci, è attiva su tutto il territorio nazionale e si prende cura di circa 55.000 utenti.
“Da allora, Nuova Sair ha sviluppato un approccio che integra il sociale con l’assistenza sanitaria, creando una rete di supporto per una vasta gamma di fragilità”, ha sottolineato la Dottoressa Basile. Tra queste, disabilità psichiche, età evolutiva e altre condizioni complesse.
L’importanza di un cuore che guida l’assistenza
Nel raccontare la filosofia che guida la cooperativa, Angela Basile ha sottolineato l’importanza di mantenere una forte dimensione valoriale e un “cuore” che va oltre la semplice economicità dei servizi. “Non è solo una questione di numeri o di contabilità”, ha spiegato.
“Il nostro obiettivo è che ogni intervento venga fatto con un’attenzione autentica e profonda verso la persona assistita.” Questo approccio umano è alla base della sua continua crescita, che si concretizza anche nel recente sviluppo del Polo Riabilitativo di Nuova Sair, dove vengono trattati ragazzi con disabilità anche gravi in un ambiente semi-residenziale, valorizzando l’integrazione sociale e il benessere psicofisico.
Il futuro del welfare e la sfida della sostenibilità
Per la Dottoressa Basile, la sfida del presente e del futuro è chiara: il welfare sanitario deve essere sostenibile, ma deve anche essere ancorato a valori etici che pongano al centro l’umanità. “La cooperativa Nuova Sair non è solo un fornitore di servizi, ma una vera e propria partnership che, con il proprio impegno, contribuisce alla costruzione di un welfare basato sulla solidarietà, mutualità e sussidiarietà”, ha affermato con forza.
Angela Basile ha anche evocato l’importanza di un ritorno ai principi originari del Servizio Sanitario Nazionale, che aveva come cardine il diritto alla salute per tutti, indipendentemente dalle risorse economiche. “Oggi tendiamo a dimenticare questi principi. Spero che possiamo tornare a riscoprire una sanità che ponga al centro la persona e il suo diritto alla salute, senza distinzioni”, ha dichiarato.
Umanità come valore centrale
“È arrivato il momento di rimettere l’umanità come valore centrale nel welfare sanitario”, ha detto Basile. “In un mondo che sembra sempre più ossessionato dalla produttività e dall’efficienza, la cooperativa Nuova Sair rappresenta un faro di speranza, dove l’attenzione alla persona rimane l’elemento principale.”
Questa visione, infatti, si traduce anche in una risposta alle problematiche di governance che caratterizzano la gestione sanitaria in Italia. Il modello cooperativo, che promuove la partecipazione diretta e la condivisione delle risorse e delle competenze, può rappresentare una risposta valida alla crisi di vocazioni e di risorse che affligge molte strutture sanitarie e sociali del paese.