Sono oltre 11 mila le coppie che decidono di servirsi della consulenza e supporto psicologico dopo aver scelto la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). La ragione è quella di far fronte a quelle che potrebbero essere le eventuali difficoltà che si manifestano in un momento tanto importante e delicato della loro vita. Cristiana Parri responsabile del centro PMA e Patrizia Fistesmaire direttrice della psicologia della continuità ospedale territorio spiegano da dove è nato il servizio che dal 2003 ha già preso in carico 11.102 coppie di futuri genitori (dato aggiornato al 2023).
“Da anni stiamo investendo in questo settore perché siamo convinte che questo tipo di supporto possa essere utile per favorire l’adesione al percorso attraverso l’elaborazione dei vissuti emotivi e relazionali correlati” afferma la responsabile Cristina Parri. “Il centro PMA del Versilia è il punto di riferimento per tutta la ASL Toscana nord ovest e per chi proviene dalle altre zone della Toscana e da fuori Regione. Si consideri che in un anno in media sono circa 700 gli interventi di sostegno alla procreazione e le previsioni ci dicono che l’affluenza sarà in crescita anche grazie all’entrata in vigore dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che garantiscono l’accesso alle tecniche con un ticket massimo di 38 euro, innalzando inoltre i limiti di età da 43 a 46 anni della partner femminile”.
“Nel nostro centro – continua la Dottoressa Parri – l’approccio è multiprofessionale e assicura un servizio completo alla coppia infertile, in campo psicologico, ginecologico e andrologico per tutto quanto attiene all’iter diagnostico-terapeutico di primo, secondo e terzo livello. Dalla letteratura e dall’esperienza clinica sappiamo bene che un’ottica di trattamento multidisciplinare deve prevedere, per chi lo desidera, anche un supporto psicologico”.
La storia del centro Procreazione Medicalmente Assistita
Il servizio integrato esiste fin dalla nascita del centro (anno 2003) ed è notevolmente cresciuto negli anni, grazie anche alle indicazioni della rete regionale sulla procreazione assistita, per assicurare la qualità della valutazione e del percorso clinico assistenziale e offrire così una presa in carico totale che tenga in considerazione tutte le componenti di salute della donna e della coppia.
Le persone
Il referente delle attività psicologiche è Saverio Provenzale, psicologo e psicoterapeuta del Versilia che da anni si occupa di questo specifico settore. “L’intervento psicologico riguarda i molti aspetti che entrano in gioco quando la coppia decide di intraprendere il percorso. Mi riferisco – sottolinea Provenzale – alla parte decisionale, cioè alle implicazioni che il trattamento potrebbe avere per loro, per le loro famiglie e per gli eventuali figli o figlie, al supporto psicologico quando si verificano momenti di stress e di difficoltà che il trattamento comporta, all’aspetto terapeutico che aiuta le coppie a fronteggiare le conseguenze dei trattamenti, a moderare le loro aspettative, ad accettare la realtà di situazioni critiche o di fallimenti”.
“La coppia che decide di iniziare un percorso di PMA – dice Provenzale – talvolta si sente mancante e fragile perciò entra, prima che in uno spazio medico, in uno spazio emotivo. L’infertilità e, a maggior ragione, la sterilità, mette in discussione la dimensione generativa, pertanto la consulenza psicologica ha come obiettivo primario quello di aiutare la coppia ad accettare il fallimento procreativo naturale, dando poi supporto nella prospettiva di ricorrere a un intervento specialistico. E’ necessario comunque esaminare le possibilità alternative in cui può concretizzarsi la genitorialità, quali affido e adozione in collaborazione con le attività consultoriali che si occupano di questi ambiti specifici, oltre che della gravidanza”.
Le attività
Le attività svolte nel centro sono multidimensionali, non lasciando al caso nessun aspetto né problema che un percorso simile potrebbe presentare. “Le equipe multiprofessionali attive nei consultori, raccordandosi con il centro Procreazione Medicalmente Assistita, svolgono attività d’informazione, diagnosi precoce, counseling, orientamento e sostegno nel percorso assistenziale dell’infertilità o sterilità e le coppie in attesa di un figlio, come esito di una PMA, rientrano nel percorso nascita previsto dal consultorio – afferma Rosa Maranto, responsabile dei consultori della ASL Toscana nord ovest. “Una figura centrale dell’equipe è rappresentata dallo psicologo che, nelle diverse fasi del percorso, viene incontro anche alle coppie che non risiedono nella zona della Versilia”.
“Gli psicologi e le psicologhe dei consultori fanno parte della Psicologia della Continuità Ospedale Territorio, diretta da Partizia Fistesmaire. Un’organizzazione che consente, sia in ospedale sia sul territorio, un effettivo accompagnamento e un linguaggio professionale condiviso per le donne, per gli uomini e per le coppie. Non solo la persona, quindi, posta al centro della cura, ma anche la coppia, nel suo essere una relazione fondamentale per la vita della nostra società. Un’attenzione sempre maggiore è volta ai futuri e ai neo padri, in modo che sia sostenuta la funzione paterna e un maschile consapevole evoluto e protettivo”.
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