Prevenire l’ictus: i segnali per salvare una vita

Sono oltre 100.000, ogni anno, i casi di ictus in Italia. Eppure, manca la consapevolezza dei sintomi, la cui conoscenza può fare la differenza tra la vita e la morte
segnali ictus

Riconoscere per tempo i segnali dell’ictus, potendo così agire tempestivamente, può fare la differenza tra la vita e l’insorgere di danni permanenti: questo il concetto alla base della campagna di sensibilizzazione “#sepotesseroparlare”, promossa dall’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale Italia Odv con il contributo di Boehringer Ingelheim in occasione di aprile, il mese della prevenzione. Una campagna, questa, che punta a trasformare alcuni elementi della quotidianità spesso ignorati, come bicchieri o specchi, in voci narranti capaci di catturare l’attenzione e sensibilizzare il pubblico, ponendo così un parallelismo con i segnali premonitori dell’ictus, anch’essi spesso ignorati, ma che si rivelano fondamentali nel riconoscimento del danno cerebrale. 

Il tempo come fattore chiave 

“L’ictus cerebrale rappresenta una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo – dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv -. Ogni anno, in Italia si registrano tra i 100.000 e i 120.000 nuovi casi, eppure la consapevolezza dei sintomi e della necessità di un intervento immediato è ancora insufficiente. Il tempo è un fattore critico: riconoscere i segnali precoci e agire tempestivamente può fare la differenza tra il recupero e danni neurologici permanenti. La finestra terapeutica per un trattamento efficace è inoltre estremamente ridotta, per questo vogliamo sensibilizzare la popolazione sull’importanza di chiamare subito i soccorsi”. 

Viso, braccia, voce: i campanelli d’allarme

Utilizzando un tono immediato e di forte impatto, senza mai scadere nell’allarmismo, la campagna mira a creare un senso di consapevolezza e urgenza, ponendo l’attenzione su alcune parti del corpo e su alcuni chiari segnali d’allarme, che bisogna saper riconoscere tempestivamente:

1) Viso: quando metà del viso, all’improvviso, smette di rispondere, provocando una parziale deformazione;  

2) Braccia: quando una delle braccia perde improvvisamente forza e non ha più presa;

3) Voce: tono di voce spezzato, con parlata confusa;

In presenza di uno o più di questi segnali, resta importante, come ribadisce l’Associazione, il fattore tempo e, dunque, l’agire immediatamente. “L’obiettivo della nostra Associazione e di questa campagna in particolare – conclude il presidente Vianello – è di sottolineare l’importanza del riconoscimento tempestivo dei sintomi dell’ictus, promuovendo nella popolazione la capacità di agire prontamente e contattare il 112 senza indugi. Attraverso il nostro storytelling, vogliamo rendere il messaggio chiaro e memorabile, trasformandolo in un vero e proprio motore di azione, spingendo il pubblico a riconoscere i sintomi e a reagire tempestivamente”. 

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