Questo articolo è la quinta parte di Occhi senza volti: 1. Dal passato al presente
Ciò che fino ad oggi è un’alternativa in telemedicina ad una prestazione ambulatoriale, dall’entrata in vigore definitiva del decreto LEA 2017 (al momento in cui scrivo, il 1 aprile 2024), dovrà verosimilmente diventare un obbligo. Come già citato, la scomparsa della prestazione “esame del fundus oculi” 95.09.1 sembrerebbe lasciare l’unica possibilità di verificare le variazioni patologiche della microcircolazione diabetica al setting della visita oculistica complessiva. Ma nel Nomenclatore tariffario delle prestazioni ambulatoriali LEA (allegato n. 4 al decreto) è presente la prestazione 95.11 “fotografia del fondo oculare”, attualmente non in esenzione per i Pazienti con diabete.
Questo significa che le ASL dovranno essere in grado di erogare, dietro impegnativa, la fotografia del fondo, in forma analogica o digitale, con la modalità di refertazione che le Regioni decideranno. I pazienti con diabete potrebbero essere sottoposti allo stesso iter (ovviamente adattabile alle singole realtà locali) descritto nel precedente articolo, ma ora non più in forma di opzione alternativa, bensì per assolvere un obbligo di legge.
Il PNGLA
A velocizzare ancora maggiormente questo processo ci penserà il Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), che nella sua versione vigente (triennio 2019-21), quale prestazione-sentinella strumentale (oggetto, cioè, di verifica quanto a tempi di attesa da parte delle Regioni), al numero 63, dove in precedenza era l’esame del fundus oculi, riporta esattamente la “fotografia del fondo oculare”.
Si tratta di una grande occasione per sviluppare l’esecuzione, la condivisione tra specialisti e la raccolta di una enorme quantità di immagini e dati clinici correlati.
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