Milleproroghe 2025: soluzioni tampone per il Servizio Sanitario Nazionale

Il Milleproroghe 2025 affronta molte criticità del SSN: viene per esempio, rimandata la scadenza dei crediti ECM, limitata la colpa grave e regolamentate nuove assunzioni. Più che processi strutturali, però, si tratta di proroghe che arginano ma non risolvono. Vediamole nel nel dettaglio.
Milleproroghe 2025

Il Milleproroghe 2025 è lo strumento del Governo con il quale sono state raffinate alcune criticità legate allo stato di salute del nostro Paese. Anche il 2025 ha visto la promulgazione del decreto e nel nostro contributo andremo ad approfondire le principali novità.

Si tratta di un disposto normativo, adottato dal Governo al fine di prorogare o modificare scadenze, e più in generale disposizioni riguardanti svariati asset normativi. In particolare la Pubblica Amministrazione, senza dimenticare la tutela dei cittadini, abbracciando spesso aspetti legati al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Sintesi Milleproroghe 2025

All’interno della Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025, nei 22 articoli sono presenti diverse proroghe (che approfondiremo successivamente) in particolare a favore di alcuni Ministeri, seguito da una ricca sezione dedicata, tra l‘altro alla tutela dei diritti civili e sociali dei cittadini (“la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, LEP). Si aggiungono campagne di screening regionale per la prevenzione del tumore del seno rivolte alle donne nelle fasce d’età 45-50 anni e 70-74 anni. Alcune novità anche in ambito strettamente sanitario, legate, in particolare, ai professionisti sanitari e socio-sanitari.

Già a partire dall’articolo 4, comma 2 (Disposizioni concernenti termini in materia di salute), il Milleproroghe 2025 evidenzia il concetto della proroga del termine per il recupero dei crediti ECM (Educazione Continua in Medicina). In particolare, coloro i quali sono ancora in debito formativo rispetto al triennio 2020-2022, potranno sanare entro il 31 dicembre 2025. Il tutto accedendo al portale Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie (Co.Ge.APS), così da visualizzare l’ammontare del debito residuo. Una volta completato il percorso di recupero, sarà sufficiente collocare i crediti acquisiti in quel triennio. Un’ulteriore novità consiste nell’utilizzo dei crediti compensativi per i trienni precedenti. Attraverso un meccanismo (comprensibile nel momento in cui la Commissione Nazionale per la Formazione Continua pubblicherà un provvedimento specifico), sarà possibile recuperare i crediti maturati nei trienni formativi 2014-2016, 2017-2018, 2020-2022.

Limitazione della punibilità per errore professionale

Una delle novità più rilevanti introdotte dal Milleproroghe 2025 riguarda la limitazione della punibilità per gli errori professionali commessi nell’esercizio della professione sanitaria. La limitazione di responsabilità penale derivante da colpa grave a carico degli esercenti una professione sanitaria in situazioni di grave carenza di personale sarà estesa fino al 31 dicembre 2025. Un tale approccio a tutela degli operatori è stato pensato per ridurre il rischio di azioni legali per i professionisti che operano in contesti di grave stress e sotto il peso di una carenza di organico, seguendo le orme del più famoso “scudo penale” introdotto durante le fasi critiche della pandemia da CoViD-19.

Incarichi semestrali di lavoro autonomo

Il decreto prevede un’estensione al 31 dicembre 2025 delle misure straordinarie per il conferimento di incarichi semestrali di lavoro autonomo per il personale sanitario. Sono inclusi i medici specializzandi che sono iscritti all’ultimo e penultimo anno del corso di specializzazione. Ciò offre una certa flessibilità e opportunità ai sanitari, in modo tale da accedere a incarichi semestrali anche oltre i termini precedentemente previsti.

Assunzioni nel Servizio Sanitario Nazionale

Una delle misure più significative per gli operatori sanitari riguarda la possibilità per gli Enti del SSN di assumere a tempo indeterminato personale sanitario e sociosanitario, sia dirigenziale che non dirigenziale, anche se non più in servizio.

Inoltre, l’opportunità riguarda i professionisti che sono stati assunti a tempo determinato e che abbiano maturato almeno 18 mesi di servizio in un Ente del SSN entro il 31 dicembre 2025, anche se non in maniera continua. La misura mira a dare maggiore stabilità ai lavoratori del settore al fine di contrastare la carenza di personale, facilitando le assunzioni per chi ha già esperienza.

Sostegno alla carenza di personale

Per affrontare la carenza di personale, il decreto permette alle Regioni di incrementare la spesa per prestazioni aggiuntive per il personale sanitario. Ciò avviene grazie a un fondo destinato al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2025. La misura consente di ampliare la possibilità di lavoro per gli operatori, soprattutto in contesti di emergenza. Bisogna anche ricordare che recentemente il “ddl Prestazioni sanitarie” ha prorogato al 31 dicembre 2027 la possibilità per gli esercenti le professioni sanitarie (dipendenti di una azienda o ente del SSN), di esercitare la libera professione nel rispetto dei regolamenti aziendali e dei vincoli imposti dai progetti legati allo smaltimento delle liste d’attesa.

Inoltre, viene prorogato al 31 dicembre 2025, il conferimento di incarichi di lavoro autonomo ai laureati in medicina e chirurgia, abilitati e iscritti agli ordini professionali, anche se privi della specializzazione.

Anche per le figure apicali si è provveduto ad una proroga. Il termine di validità per l’iscrizione nell’elenco nazionale dei professionisti idonei alla nomina di Direttore generale delle aziende sanitarie locali, ospedaliere e altri enti del SSN è posticipato al 31 dicembre 2025.

Concorsi pubblici

Il termine entro cui è possibile bandire concorsi pubblici per l’assunzione di personale sanitario viene posticipato al 31 dicembre 2025. In tal modo sarà permesso alle amministrazioni di espletare tali funzioni senza dover prima esperire la procedura di mobilità volontaria. La proroga in questione, rappresenta una semplificazione e velocizzazione dei processi di reclutamento del personale, particolarmente utile in un momento di forte carenza di operatori.

Libera professione e vincoli burocratici

Sebbene non siano previste modifiche dirette, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha sottolineato la necessità di affrontare la libera professione degli infermieri.

Il tutto dando la possibilità di esercitarla senza i vincoli dell’esclusività, che sono spesso un ostacolo per molti infermieri. “Sono positive le misure che riguardano le proroghe per il personale sanitario – ha detto la Federazione -. Ma sarà importante lavorare su la libera professione e sulla deroga al vincolo di esclusività e la mobilità volontaria nel pubblico impiego dando la possibilità per gli infermieri SSN di esercitare la libera professione, riducendo gli ostacoli burocratici e rispondendo alla crescente richiesta di assistenza domiciliare e territoriale”(fonte).

Conclusioni del Milleproroghe 2025

Ad occhi attenti si palesa il limite delle proroghe rispetto all’attivazione di processi strutturali definitivi e concreti. Nonostante ciò, misure “tampone” spesso rappresentano l’unica alternativa percorribile. E a tal riguardo le novità introdotte dal Decreto Milleproroghe 2025 rispondono in maniera concreta ai problemi cronici del SSN. Tra questi la carenza di personale, la necessità di migliorare le condizioni lavorative degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’urgenza di velocizzare percorsi di assunzione, mantenendo uno sguardo aperto alla evoluzione della libera professione.

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