In Italia, le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte, responsabili del 38,5% del totale dei decessi. Di questi, il 38,8% si registra tra le donne. “Menopausa e cuore” è un binomio da non sottovalutare: dopo la menopausa il corpo femminile perde la protezione degli estrogeni e diventa più vulnerabile a ipertensione, colesterolo alto e diabete, aumentando così il rischio cardiovascolare.
“Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte anche tra le donne, eppure la consapevolezza del rischio rimane inferiore rispetto a quella degli uomini” spiega la dottoressa Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia di Piacenza e presidente dell’associazione Progetto Vita.
Secondo la specialista, questa percezione è dovuta anche alla forte attenzione mediatica sulla prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella, che, seppur fondamentale, ha contribuito a mettere in secondo piano il rischio cardiovascolare femminile. “Le donne accompagnano gli uomini a fare il check-up cardiologico, ma difficilmente lo considerano una priorità per sé stesse” sottolinea.
Sintomi atipici e sottovalutati
Le malattie cardiache non si manifestano allo stesso modo negli uomini e nelle donne, rendendo più difficile riconoscere i segnali d’allarme.
“Nelle donne, il dolore toracico può essere meno intenso o addirittura assente, mentre i sintomi dell’infarto possono manifestarsi in modo atipico, con dolore al collo e alla mandibola, respiro affannoso, affaticamento improvviso, nausea e mal di stomaco. Questa sensazione di stanchezza e debolezza viene spesso sottovalutata, anche perché può essere associata ai cambiamenti legati alla menopausa” spiega Aschieri.
Questo porta molte donne a sottovalutare il problema, ritardando la diagnosi e aumentando il rischio di complicazioni.
Menopausa e fattori di rischio cardiovascolare
Con la menopausa, la protezione degli estrogeni sul sistema cardiovascolare si riduce, aumentando il rischio di sviluppare patologie cardiache.
“Dopo la menopausa, la pressione arteriosa tende a salire, il colesterolo cattivo (LDL) aumenta mentre quello buono diminuisce, e il diabete diventa un fattore di rischio ancora più aggressivo per le donne rispetto agli uomini” spiega la dottoressa Aschieri. “Il sistema cardiovascolare femminile è più fragile e delicato, quindi l’impatto di questi fattori di rischio è ancora più significativo”.
A questo si aggiungono stili di vita spesso poco sani. Fumo, sedentarietà e alimentazione scorretta amplificano il rischio. “Una sigaretta fumata da una donna equivale a tre fumate da un uomo in termini di danno cardiovascolare” sottolinea Aschieri.
Inoltre, con la menopausa, molte donne tendono a ridurre l’attività fisica, con conseguenze negative sulla salute cardio-metabolica. L’aumento di peso, lo stress e la depressione – condizioni comuni in questa fase della vita – influenzano ulteriormente il benessere cardiovascolare. “I cambiamenti ormonali tipici della menopausa hanno effetti sia diretti che indiretti sulla salute del cuore” aggiunge la specialista.
“Menopausa e cuore”: una giornata dedicata alla prevenzione
Per sensibilizzare le donne su questi rischi, a febbraio è tornato per la seconda edizione “Menopausa e cuore”, un open day di prevenzione cardiovascolare organizzato da Azienda Usl di Piacenza, Progetto Vita, Federparma con la collaborazione di Anpas, dedicato alle donne tra i 45 e i 65 anni.
“L’obiettivo è colmare un vuoto informativo sulla salute cardiovascolare femminile” afferma Aschieri. “Queste iniziative offrono strumenti concreti per migliorare la prevenzione, aiutano a riconoscere i sintomi e a promuovere stili di vita sani. È fondamentale che le donne imparino a prestare attenzione ai segnali del proprio corpo. Parlare di questi temi contribuisce a diffondere una maggiore consapevolezza e a superare la mancanza di informazione sul rischio cardiovascolare femminile”.
I messaggi chiave dell’Open Day “Menopausa e cuore”
Eventi come “Menopausa e cuore” pongono l’accento su un tema fondamentale per il benessere delle donne.
“Camminare 40 minuti al giorno, seguire un’alimentazione equilibrata e monitorare regolarmente la pressione, la glicemia e il colesterolo sono azioni cruciali per la prevenzione” commenta Aschieri.
“Quello che ripeto sempre è che dobbiamo prenderci cura della nostra salute mentre siamo sani, per non trovarci ad affrontare malattie in futuro”.