Liste d’attesa, in Toscana nel 2024 recuperate 420 mila prestazioni

Nel 2024, la Regione Toscana ha registrato un significativo incremento delle prestazioni sanitarie, grazie a fondi aggiuntivi e a una gestione mirata delle risorse. L’abbattimento delle liste di attesa rimane una priorità anche nel 2025.
liste d'attesa

Nello scorso anno, grazie a un finanziamento di 32 milioni di euro da parte del governo e a un contributo regionale di 5 milioni e 150 mila euro, la Regione Toscana ha potuto realizzare 18.407 interventi chirurgici, 375.311 prestazioni ambulatoriali specialistiche e 26.632 screening, registrando un incremento di oltre 420.000 attività rispetto all’anno precedente, abbattendo le liste d’attesa.

Il contenimento delle liste d’attesa, uno dei più grandi problemi del nostro SSN, rimane una priorità per la giunta regionale anche nel 2025, con 10 milioni di euro già stanziati nel bilancio regionale. Tuttavia, restano incertezze riguardo agli spazi di manovra che il governo nazionale potrebbe autorizzare.

Non c’è infatti traccia in Gazzetta ufficiale della riproposizione della spesa in deroga già concessa nel 2024 e richiesta da tutte le Regioni, nonostante nei mesi passati fossero stati fatti annunci a riguardo.

La spesa in deroga è una misura che permette di utilizzare fondi extra rispetto ai limiti ordinari del bilancio. Questo per affrontare emergenze come l’aumento delle prestazioni sanitarie, senza essere un incremento permanente delle risorse.

In merito alla questione, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato:

“Il sistema sanitario regionale l’anno scorso ha erogato tra visite e diagnostica oltre 12 milioni di prestazioni, senza considerare i laboratori di analisi. Di fronte all’aumento della domanda di bisogni di salute siamo riusciti a contenere l’aumento delle liste d’attesa grazie anche alle risorse autorizzate. L’obiettivo per il 2025 è migliorarsi ancora e molto riusciremo a fare grazie ai 10 milioni di risorse regionali stanziate”.

Riguardo ciò, l’Assessore alla Sanità della Regione Toscana Simone Bezzini ha aggiunto:

“Molto spesso sentiamo dire che le Regioni non usano gli strumenti messi a disposizione dal Governo per contenere le liste di attesa. La Regione ha utilizzato tutti gli spazi autorizzati offrendo con quei pochi strumenti messi a disposizione 420 mila prestazioni in più rispetto all’anno precedente“.

L’incertezza sui fondi statali

Per il 2025 – spiega la nota regionale – rimane la grande incertezza sui fondi che il Governo nazionale intende mettere a disposizione. Un tema di non poco conto, che va ad inficiare anche il lavoro di programmazione che la Toscana, come le altre Regioni, sta portando avanti.

“Siamo ad inizio 2025 e possiamo parlare solo di scenari e non di piani operativi, perché il Governo aveva annunciato la riproposizione di autorizzazioni di spesa in deroga dentro il fondo sanitario per produttività aggiuntiva e privato convenzionato, una spesa in deroga (non vere risorse in più) che l’anno scorso era pari allo 0,4 per cento e che aveva detto di voler portare allo 0,7 per cento, per poi non trovare niente di tutto questo nei testi in Gazzetta ufficiale. Mi aspetto che il Governo chiarisca rapidamente”, commenta l’Assessore alla Salute.

In attesa di una risposta da parte del legislatore nazionale, la Regione Toscana ha già stabilito come utilizzare le risorse previste nel proprio bilancio per il contenimento delle liste di attesa. Verranno avviati progetti con i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia, focalizzandosi su prestazioni diagnostiche di primo livello.

“Saranno messi in campo anche progetti di co-programmazione e co-progettazione per sviluppare con le associazioni di volontariato azioni condivise per abbattere le liste di attesa” spiega il Presidente Giani.

Il tema riguarda la Toscana, ma ha ripercussioni che vanno oltre i confini regionali, essendo strettamente legato al fenomeno dell’emigrazione sanitaria. Questo fenomeno coinvolge i cittadini che si spostano da una regione o un paese verso altre aree per accedere a cure mediche che non sono disponibili, non soddisfacenti o che sono percepite come di qualità superiore rispetto a quelle offerte nel proprio territorio di origine. A tal proposito, il Presidente della Regione ha dichiarato:

“Una parte dei dieci milioni sarà infine utilizzata per un percorso dedicato all’ortopedia. La Toscana è una regione virtuosa e sono molte di più le prestazioni offerte in Toscana a residenti di altre regioni che quelle di toscani che vanno a curarsi altrove. Appena così vediamo un rivolo in senso contrario, lo vogliamo subito tamponare”.

I dieci milioni stanziati dalla Regione, dunque, serviranno anche a contrastare questo fenomeno.

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