Tra le principali cause di disabilità e morte in età infantile ci sono i traumi infantili, spesso legati a incidenti domestici o eventi accidentali. Per questo motivo, il Trauma Center dell’Ospedale Pediatrico Meyer ha sviluppato corsi specifici rivolti a genitori, futuri genitori e caregivers, con l’obiettivo di diffondere una cultura della prevenzione e della sicurezza.
“Il nostro scopo è fornire ai genitori strumenti concreti per prevenire situazioni potenzialmente pericolose per i bambini”, spiega il dottor Francesco Silenzi, pediatra e Responsabile Trauma Center AOU Meyer IRCCS, uno dei promotori di queste iniziative.
Gli incontri affrontano temi di grande attualità, come la prevenzione delle cadute, la gestione del trauma cranico, la prevenzione delle ustioni, del soffocamento e dell’ingestione di corpi estranei. Si tratta di problemi comuni che, se trascurati, possono avere conseguenze molto gravi.
Educazione e prevenzione: un approccio olistico
Durante i corsi, particolare attenzione viene riservata anche alla sicurezza al di fuori delle mura domestiche. Si parla dell’uso corretto del casco in bicicletta, del trasporto sicuro in auto con seggiolini e cinture, e della prevenzione di incidenti come l’investimento in retromarcia, tristemente noto come “bye-bye syndrome”.
“Il nostro obiettivo è insegnare ai genitori a prevenire questi rischi, spesso sottovalutati, attraverso una sorveglianza attenta e consapevole”, aggiunge Silenzi.
Un modello di successo: numeri e risultati
Il Trauma Center del Meyer non opera da solo: la collaborazione con associazioni come gli Amici del Meyer e il supporto della fondazione dell’ospedale sono fondamentali per il successo del progetto.
“In 15 anni, abbiamo formato circa 10.000 persone, tra genitori, nonni, insegnanti e altri caregivers”, sottolinea Silenzi. Grazie a questa rete, si stima che almeno 20.000 bambini abbiano beneficiato indirettamente delle conoscenze acquisite dai partecipanti.
Questi corsi, oltre a ridurre l’incidenza dei traumi infantili, aiutano anche a migliorare la relazione tra genitori e personale medico, facilitando la gestione di eventuali emergenze in ospedale.
Un mix efficace di teoria e pratica
Gli incontri si svolgono con cadenza mensile o bisettimanale e hanno una durata di circa due ore. La prima parte è teorica e mira a sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della prevenzione e sulle loro responsabilità.
“Non vogliamo fare semplici lezioni frontali, ma creare un dialogo con i genitori, rispondendo alle loro domande e approfondendo i temi che ritengono più importanti”, racconta.
La seconda parte, invece, è pratica e prevede l’utilizzo di manichini per dimostrare le tecniche di disostruzione delle vie aeree e altre manovre di primo soccorso. Sebbene l’enfasi sia posta sulla comprensione teorica, i genitori vengono incoraggiati a partecipare a corsi successivi per perfezionare le competenze pratiche.
Collaborazioni e prospettive future
Per garantire l’efficacia e la diffusione di questi corsi, il Trauma Center collabora con scuole, cooperative e persino con i Vigili del Fuoco. Queste sinergie permettono di estendere la portata del progetto e di replicare il modello in altre regioni.
“Abbiamo già formato operatori della Regione Toscana per diffondere corsi simili sul territorio. Siamo pronti a supportare chiunque voglia implementare iniziative analoghe altrove”, afferma Silenzi.
Un aiuto concreto per i genitori
Oltre alla prevenzione, i corsi aiutano i genitori a gestire meglio situazioni di emergenza e a interagire con i medici in caso di necessità.
“Se genitori e sanitari conoscono meglio il rispettivo modo di operare, si crea una collaborazione più efficace anche in momenti di forte stress”, conclude Silenzi.
L’impegno del Trauma Center del Meyer rappresenta un esempio di come la prevenzione e l’educazione possano fare la differenza, non solo nella sicurezza dei bambini, ma anche nel rafforzare il legame tra famiglia e sistema sanitario.