La pandemia covid 19 ha riproposto il tema della capacità di reazione alle crisi da parte delle articolazioni del Servizio Sanitario Nazionale. La faticosa risposta a questa emergenza ha evidenziato la scarsa preparazione per affrontare eventi improvvisi ed imprevisti che sfuggono alla gestione ordinaria e che minacciano il funzionamento di un sistema organizzato.
Non solo pandemie, ma anche disastri naturali ed antropici, atti terroristici, attacchi criminali ai sistemi informatici, attività che mirano a comprometterne la reputazione costituiscono minacce concrete per un’azienda sanitaria. Questi eventi hanno un impatto che può essere devastante sulle organizzazioni impreparate, o connotate da “fragilità” gestionali e/o strutturali, provocando una condizione di crisi. Le crisi possono essere affrontate con un approccio reattivo o proattivo.
Nel primo caso, il management di un’azienda ignora i segnali di allarme e reagisce alla crisi, con esiti indefiniti. L’approccio proattivo, invece, presuppone la preparazione del management a prevenire la crisi, se possibile, o a gestirla intercettandone precocemente i segnali.
La gestione della crisi non può essere improvvisata; richiede un lavoro di preparazione che deve essere fatto in tempi ordinari. Presuppone un approccio sistematico, caratterizzato da fasi successive, ben definite, che richiedono un continuo aggiornamento: prepararsi a gestire la crisi deve divenire un’attività routinaria di ogni azienda, per gli indubbi vantaggi che comporta: analizzare i diversi ambiti di un’organizzazione, individuarne le fragilità, gli elementi di rischio più probabili per identificare percorsi di correzione e di adeguamento, al fine di essere in grado di rispondere anche ad eventi che richiedono capacità di reazioni rapide e competenti.
È quindi necessario considerare un investimento, culturale in primis, per sviluppare delle capacità di gestione delle situazioni di crisi, per affrontare ogni imprevisto, con le risorse a disposizione e conseguendo i migliori risultati possibili. Investimento che deve riguardare tutte le organizzazioni e soprattutto quelle che operano nel campo della salute e dell’assistenza alla persona.
La valutazione dei possibili scenari di rischio, lo sviluppo di un dettagliato piano di gestione aggiornato e verificato, l’impiego di sistemi di supporto alle decisioni (DSS) implementati con l’IA e soprattutto un programma di formazione del personale coinvolto sono elementi essenziali per un’azione efficace di neutralizzazione o di riduzione del danno.
Modera:
Carmelo Scarcella, già Direttore generale ATS Brianza
Intervengono:
Valeria Tozzi, Professore associato SDA Università Bocconi
Simona Dei, Direttrice sanitaria ASL Toscana Centro
Teresa Foini, Direttrice amministrativa ATS della Montagna Maria
Beatrice Stasi, già Direttore Generale ASST Papa Giovanni di Bergamo
Rita Erica Fioravanzo, Presidente I.E.P.
Paolo Bordon, Direttore Generale AUSL Bologna
Marco Magheri, Segretario Generale Comunicazione Pubblica
L’evento si terrà il prossimo 6 Novembre, dalle 16:30 alle 18:30 presso Fiera di Roma.
Iscriviti gratuitamente per partecipare.
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