“Uno degli obiettivi dei prossimi anni per l’Inps sarà quello di comunicare e raggiungere le nuove generazioni, informando e creando maggiore consapevolezza rispetto al futuro previdenziale e all’obiettivo di costruire un “salvadanaio”. Allargare la base contributiva è fondamentale per la sostenibilità del sistema”, ha dichiarato Fava, introducendo il piano.
L’iniziativa coinvolgerà studenti di tutti i livelli, dagli universitari ai giovani lavoratori, precari, NEET e coloro che lavorano in modo non regolare. Il progetto prevede la partecipazione attiva dell’INPS a fiere del lavoro e l’organizzazione di un roadshow nelle principali città italiane, con un truck attrezzato come sportello mobile per fornire assistenza e informazioni. Inoltre, l’ente si dedicherà a attività di outreach nelle scuole e nelle università, producendo contenuti digitali come podcast informativi e video tutorial. La campagna di comunicazione sarà ulteriormente amplificata attraverso i social network e un’app dedicata, denominata “Contaci“, progettata per offrire accesso immediato a informazioni e servizi.
L’obiettivo della campagna di educazione previdenziale e dell’APP ‘Contaci’
“L’obiettivo della campagna di educazione previdenziale e dell’APP ‘Contaci’ è di integrare il set informativo con strumenti più smart e di facile utilizzo, con l’obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno una pensione pubblica e che l’importo della stessa dipenderà dal loro percorso lavorativo. Parlare di questo sistema ai ragazzi e ai giovani, migliorare l’educazione previdenziale come parte dell’educazione civica, permette di superare anche asimmetrie informative che ostacolano l’uguaglianza sostanziale perseguita nella Costituzione” ha aggiunto Fava.
Nella presentazione del progetto e dell’APP, il Presidente Inps è stato affiancato dal Direttore centrale Pensioni, Vito La Monica, dal Dirigente dell’area informatica, Gianluigi Raiss, dal Direttore regionale INPS dell’Emilia-Romagna, Francesco Ricci e dal dirigente scolastico regionale Bruno Di Palma.
Vito La Monica ha sottolineato: “Il passaggio al sistema di calcolo contributivo delle pensioni, a distanza di quasi 30 anni dalla grande Riforma pensionistica del 1995, rende assolutamente necessario un maggiore dialogo anche con il mondo giovanile interessato più di altri agli effetti relativi al nuovo calcolo delle pensioni”.
Gabriele Fava ha concluso: “Il pilastro su cui l’INPS vuole impostare il suo rapporto coi giovani, nell’ottica del cosiddetto welfare generativo, è l’attenzione all’estratto conto previdenziale, che va gestito come un vero e proprio ‘salvadanaio’ e consultato, tramite gli strumenti telematici a disposizione della cittadinanza, con regolarità lungo tutta la carriera lavorativa, sia per controllare la regolarità e correttezza dei versamenti contributivi che per le valutazioni in ordine al ricorso alla previdenza complementare”.
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