Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da centinai di laboratori e cliniche private accreditate sospendendo il decreto tariffe del Ministero della Salute entrato in vigore il 30 dicembre 2024 e che includeva i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza).
La sospensione del Tariffario interessa le prestazioni ambulatoriali e protesiche – ferme al 1996 e al 1999 – e viene posticipata anche l’entrata in vigore dei nuovi Lea il cui aggiornamento è atteso dal 2017.
Le ragioni dei ricorrenti
Sono legate essenzialmente al fatto che il decreto tariffe e nuovi Lea sospeso dal Tar del Lazio non attribuiva rimborsi congrui alle prestazioni e non teneva conto dei rincari dei prezzi e dei costi aggiuntivi che hanno seguito la pandemia. Inoltre, essendo il decreto atteso da oltre 20 anni, il Tribuanle ha riconosciuto che non esisteva necessità di urgenza, decretando la sospensione cautelare dell’intero decreto.
Cosa succede al decreto Lea dopo la sospensione del Tar del Lazio
Includevano 3mila prestazioni ambulatoriali e nuovi protesi. Tre le prestazioni interessate la procreazione medicalmente assistita – che vedeva riconosciute e rimborsate tutte le fasi del processo adottando il modello del’Emilia Romagna.
Con la pronuncia del Tar, si profila un quadro di incertezza sia per i cittadini ma anche per le Regioni, chiamate ad adeguare i loro sistemi informatici includendo le nuove prestazioni e tariffe.
Il 28 gennaio è fissata la trattazione collegiale per la camera di consiglio del Tribunale.