Un quadro epidemiologico preoccupante
Il quadro epidemiologico conferma l’urgenza di un cambio di rotta: quasi il 50% degli italiani è in sovrappeso o obeso, circa il 40% è iperteso e la prevalenza di dislipidemia è altrettanto diffusa. Il diabete colpisce il 6% della popolazione e il fumo – in crescita soprattutto tra i giovani – interessa un quinto dei cittadini. A ciò si aggiunge una criticità spesso sottovalutata: molte di queste condizioni vengono diagnosticate tardivamente, quando i danni d’organo sono già presenti.
Anche sul fronte delle vaccinazioni, la situazione è complessa. Se da un lato esistono vaccini con comprovata efficacia e tollerabilità – come quelli contro influenza e pneumococco – la copertura nelle fasce a rischio rimane sotto i livelli ottimali. Lo stesso vale per l’adesione agli screening, in calo negli ultimi anni anche per effetto della pandemia.
Il ruolo attivo degli internisti
In questo contesto, l’impegno degli internisti a scendere in piazza si configura come una buona pratica che punta a colmare il divario tra offerta sanitaria e consapevolezza della popolazione.
“Crediamo sia fondamentale tornare anche quest’anno in piazza a fare prevenzione coinvolgendo chi passeggia nelle nostre città – afferma Francesco Dentali, presidente di FADOI –. Per noi internisti, che da sempre ci occupiamo delle malattie croniche più frequenti nella popolazione, è fondamentale sensibilizzare sull’insieme delle azioni volte a ridurre il rischio di insorgenza o aggravamento di una malattia. La prevenzione non dev’essere più la ‘Cenerentola’ del Servizio sanitario nazionale”.
Un approccio condiviso anche da Letizia Tesei, presidente di ANIMO, che sottolinea: “Vogliamo continuare a portare la cultura della prevenzione direttamente ai cittadini e diffondere messaggi volti a far riflettere su quanto possiamo fare per prevenire alcune malattie e per evitare l’aggravamento di altre. Il prossimo 12 aprile il personale sanitario sarà coinvolto nella distribuzione di materiale informativo e nella possibilità di controllare con semplici test i valori della glicemia, del colesterolo, la pressione arteriosa e il peso”.
Screening gratuiti e materiali informativi
Per questo il prossimo 12 aprile, in numerose piazze italiane, medici e infermieri di medicina interna saranno a disposizione della cittadinanza per offrire consulenze gratuite e attività di sensibilizzazione in occasione della Seconda Giornata Nazionale della Prevenzione, promossa da FADOI e ANIMO. Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio sforzo di portare la cultura della prevenzione fuori dai contesti sanitari tradizionali, incontrando le persone nei luoghi del quotidiano.
Dalle 10 alle 17, sarà possibile ricevere controlli di base – come la misurazione della pressione arteriosa, il calcolo dell’indice di massa corporea, il test della glicemia e del colesterolo – e valutazioni generali sul rischio cardiovascolare, metabolico e respiratorio. Accanto all’attività clinica, sarà distribuito materiale informativo su corretti stili di vita, alimentazione, attività fisica e opportunità vaccinali, con particolare attenzione alle esigenze dei pazienti fragili e con patologie croniche.
L’iniziativa si fonda su un dato ormai consolidato: la prevenzione rappresenta uno degli strumenti più efficaci e sostenibili per tutelare la salute pubblica. Ogni euro investito in questo ambito ne restituisce almeno tre in termini di risparmio sul lungo periodo. Tuttavia, in Italia, la spesa per la prevenzione rimane contenuta – circa il 5% del fondo sanitario nazionale – a fronte di un’incidenza stimata del 43% della prevenzione sulla nostra salute complessiva, contro l’11% attribuibile alle cure mediche, che assorbono però la stragrande maggioranza delle risorse.
Una medicina che torna tra le persone
L’iniziativa del 12 aprile non risolve certo i problemi strutturali del sistema, ma rappresenta un esempio tangibile di come la medicina possa uscire dagli ambulatori e tornare, con strumenti semplici ma efficaci, a dialogare con la comunità.