Antibiotico-resistenza: 120 milioni per fermarne la diffusione

Finanziamenti vincolati, azioni obbligatorie e controlli: le Regioni chiamate a contrastare l’antibiotico-resistenza. Per accedere ai 120 milioni di euro stanziati fino al 2025, dovranno adottare piani specifici su igiene, uso prudente degli antibiotici e sorveglianza delle infezioni.
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Il Ministero della Salute ha avanzato una proposta di riparto triennale dei fondi destinati al Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (Pncar) 2022-2025, una misura volta a rafforzare le strategie di contenimento di un fenomeno considerato una delle principali emergenze sanitarie globali.

Il finanziamento complessivo ammonta a 120 milioni di euro, suddivisi equamente nei tre anni 2023-2025, e sarà distribuito tra le Regioni sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2024. Sono escluse dal riparto, come da normativa vigente, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome, ad eccezione della Sicilia che partecipa parzialmente alla spesa sanitaria. La Lombardia è la Regione che riceverà la quota più consistente, oltre 22,8 milioni di euro, seguita da Lazio e Campania, mentre il Molise otterrà la somma più ridotta, pari a circa 659mila euro.

Requisiti per l’assegnazione

Tuttavia, l’assegnazione dei fondi non sarà automatica. Le Regioni dovranno approvare entro 90 giorni una delibera regionale che identifichi le azioni prioritarie nei settori umano, veterinario e ambientale, in linea con le indicazioni del Pncar e non coperte da altri finanziamenti. L’eventuale mancato invio della delibera o una valutazione negativa da parte del Comitato di Coordinamento, organo che include rappresentanti ministeriali e regionali, comporterà la perdita del finanziamento per il primo anno. Inoltre, per accedere alle tranche successive, le Regioni dovranno inviare relazioni annuali e finali sullo stato di avanzamento delle iniziative entro il 31 gennaio 2026 e 2027.

Azioni prioritarie del Piano

Le azioni prioritarie individuate dal Piano includono misure di sorveglianza sul consumo di antibiotici e sulle infezioni correlate all’assistenza sanitaria, il rafforzamento dell’igiene delle mani secondo gli indicatori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il monitoraggio delle resistenze ambientali nei reflui urbani, l’uso prudente degli antibiotici sia in ambito medico che veterinario, oltre a interventi di formazione, comunicazione e promozione della ricerca.

L’approccio One Health

Il riparto proposto si inserisce nell’approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale. L’antibiotico-resistenza è un fenomeno complesso e multifattoriale che, secondo l’Oms, rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. L’attuazione del Pncar mira a un intervento coordinato e sistemico, con l’obiettivo di mitigare i rischi legati all’uso eccessivo o inappropriato degli antibiotici e contenere la diffusione di ceppi batterici resistenti.

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