Il progetto di collaborazione tra il Servizio Emergenza Territoriale 118 e il Servizio per le Dipendenze Patologiche (SerDP) di Ferrara prevede una formazione reciproca tra i due servizi, la creazione di protocolli condivisi e una partecipazione congiunta agli eventi di aggregazione giovanile, con l’obiettivo di offrire un’assistenza più efficace e coordinata.
Come è nato il patto di collaborazione
Giulia Ghironi, psicologa dell’Unità di Strada del SerDP: “Il progetto nasce dopo vari momenti di interscambio lavorativo con gli operatori del 118. La nostra unità di strada, che svolge un lavoro di prossimità, ha riscontrato l’esigenza di un approccio più integrato, soprattutto durante grandi eventi che attirano un pubblico giovane. L’obiettivo è di lavorare insieme per creare un sistema di intervento condiviso, in modo che le azioni di prevenzione e di soccorso siano più efficaci”.

Tre aree tematiche del progetto: la formazione
“La formazione reciproca è il primo ed essenziale tema, poiché entrambi i servizi possiedono competenze specifiche che devono essere condivise per migliorare la gestione delle emergenze e delle situazioni di rischio. Per esempio, gli operatori del SerDP formeranno quelli del 118 riguardo le sostanze e gli effetti dell’abuso, mentre il 118 fornirà formazione sul primo soccorso, fondamentale nelle situazioni critiche” .
L’assistenza durante i grandi eventi
È il secondo aspetto del progetto: verrà creata una zona “ospedale” comune, un punto di riferimento dove sia gli operatori del SerDP che quelli del 118 lavoreranno insieme senza separare le loro aree di intervento.
Kit per le ambulanze
La terza area prevede la dotazione di ambulanze con kit speciali che contengono informazioni sugli effetti delle sostanze e le modalità di accesso ai servizi specialistici del SerDP.
Non solo emergenza: evitare l’insorgere delle dipendenze
Un altro obiettivo fondamentale di questa collaborazione è quello di garantire un supporto tempestivo a chi si trova in condizioni di intossicazione, evitando la cronicizzazione di comportamenti di abuso. Ghironi prosegue: “Come SerDP, il nostro lavoro di prevenzione si basa sul concetto di rete. Se non ci sono una rete di supporto e un intervento precoce, il nostro lavoro rischia di essere solo una goccia nell’oceano. Con il 118, però, possiamo fare un’azione integrata e mirata: non solo interveniamo sulla crisi, ma anche sulla prevenzione e sull’accompagnamento verso un percorso di presa in carico”.
Un linguaggio comune
Maurizio Giacometti, direttore del Servizio Emergenza Territoriale 118 di Ferrara, ha aggiunto che questa iniziativa nasce dalla necessità di sviluppare un linguaggio comune tra i due servizi, specialmente in occasione di grandi grandi eventi.

“La nostra esigenza era quella di trovare un modo per integrare le nostre competenze con quelle del SerDP, così da poter intervenire in maniera più efficace e omogenea. È fondamentale che il nostro approccio non si limiti solo alla gestione dell’emergenza sanitaria nel momento dell’intossicazione, ma si allarghi a una visione sociale, per intercettare e aiutare chi si trova in una fase iniziale di intossicazione, prima che la situazione diventi cronica”.
Giacometti sottolinea anche l’importanza della creazione, nel prossimo futuro, di un protocollo operativo comune, che possa guidare gli operatori nella gestione delle emergenze legate all’abuso di sostanze, ma anche nel dare un seguito alle persone che si presentano con un’intossicazione.
“Quando ci troviamo da soli a gestire emergenze, rischiamo di non dare il seguito necessario a chi ha bisogno di un percorso di cura. Integrare il nostro lavoro con il SerDP ci permette di affrontare il problema non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale, creando una rete di supporto che segue il paziente anche dopo l’intervento iniziale. In questo modo, formazione diventa consapevolezza.”
Scopo principale la prevenzione
La finalità del progetto, infatti, è proprio quella di lavorare in rete per prevenire i danni legati all’abuso di alcol e sostanze, intervenendo precocemente per evitare che questi episodi diventino cronici. Ghironi conclude:
“Il nostro obiettivo principale è la prevenzione. Abbiamo bisogno di formare e sensibilizzare i giovani prima che si trovino in situazioni di rischio. Con il 118 possiamo ampliare questo intervento, facendo in modo che ogni giovane possa essere supportato, anche in modo informativo, durante eventi pubblici, dove noi mettiamo a disposizione anche test alcolici e materiale informativo”.
Il lavoro congiunto dei due servizi, quindi, segna una nuova fase nella gestione delle emergenze legate alle dipendenze, con l’obiettivo di prevenire, trattare e monitorare le situazioni di rischio in modo più efficace e coordinato, creando una rete di supporto che lavora a 360 gradi per il benessere dei giovani e della comunità.
Ormai da tempo il personale delle Aziende Sanitarie ferraresi, Azienda USL ed Azienda Ospedaliero-Universitaria, collaborano per promuovere la salute pubblica su tutto il territorio provinciale: dalla prevenzione, fino all’assistenza sanitaria di prossimità ed ospedaliera. Progettazione combinata, condivisione di risorse strumentali e personale, fino a promuovere formazione reciproca tra operatrici ed operatori della sanità.